IN RICORDO DI CARLO BORSANI

Lettera aperta alla figlia Benedetta

Cara Benedetta,

domani è un giorno molto triste, il primo anniversario della scomparsa terrena di tuo papà Carlo  Borsani.

Molto triste prima di tutto per voi figli, anche voi di sofferenze ne avete avute in questi anni, e poi per gli amici, per coloro che  volevano bene a Carlo e capivano i sacrifici che aveva fatto, non solo in politica, non volendo avere niente a che fare con “certe situazioni”.

Credo che qualche nostalgia la proveranno anche alcuni dei suoi avversari interni, certamente molti avversari esterni gli hanno dato maggiore riconoscimento ed apprezzamento.

Essere capiti non è semplice né scontato, c’è troppo spesso un retro pensiero ed è molto triste che un po’ tutto il mondo stia peggiorando, rimane il vecchio monito latino, comunque vada,”non prevalebunt”.

Nel solco dell’esempio di Carlo Borsani, padre, uomo, politico, amico, coloro che l’hanno conosciuto ed apprezzato hanno il compito di continuare a vivere nella società avendo in mente quella stessa dirittura morale e semplicità nell’agire.

Con la promessa di organizzare un suo ricordo, aperto a coloro che non dimenticano e sentono Carlo presente, a te e ai tuoi fratelli il nostro affettuoso abbraccio,

            Cristiana, Anastasia con la redazione de Il Patto Sociale