IL FUOCO DEI DIRITTI

 COMUNICATO STAMPA IL FUOCO DEI DIRITTI “Mai come oggi”, dice l’on. Cristiana Muscardini,”serve un impegno per la difesa dei diritti e per la difesa della libertà”.La fiamma è uno dei simboli dei Giochi Olimpici. Le sue origini  risalgono all’ Antica Grecia, quando un fuoco veniva tenuto acceso per tutto il periodo di celebrazione delle Olimpiadi antiche. Il fuoco venne reintrodotto nelle olimpiadi del 1928, e da allora fa parte del cerimoniale delle Olimpiadi moderne. “Nelle edizioni precedenti è accaduto non di rado”, dice l’on. Muscardini,”  che la fiamma, anni lungo il tragitto  si sia spenta. Quest’anno invece si spegne per scelta: anche noi di AEN abbiamo di recente fatto un incontro a Milano con esponenti di altri Paesi   (Albania, Belgio, Grecia, Lituania, Lettonia, Francia, Polonia etc.) , quali l’on. prof. Vojcieck Roszkowski, membro della Commissione Cultura (Polonia) PE Pis, l’on. Konrad Szymanski, membro Commissione Affari esteri PE Pis (Polonia),  l’on Roberts Zile, membro della Commissione trasporti del Parlamento europeo, già ministro dei trasporti in Lettonia, l’on Aleksander Garuli, viceministro dell’ambiente in Albania, e abbiamo sviluppato il tema dell’Identità europea e del trattato di Lisbona alla luce anche dei fatti di cronaca di questi giorni. Ebbene si ipotizza di sfilare con in mando agli atleti non solo le proprie bandiere nazionali , ma con accanto anche la bandiera del Tibet, di fare gesti simbolici , ma qui servono oramai anche gesti politici concreti , seri, urgenti per tutelare la vita dei monaci del Tibet. Le Olimpiadi da sempre sono non solo un evento sportivo, ma un evento di fratellanza, di pace. Sia come esponente del Parlamento europeo che come candidata alle elezioni nazionali, mi sento in prima persona impegnata per azioni che siano al fianco di una soluzione di questa vicenda internazionale. In primis ci deve essere la tutela della Persona e il Tibet va difeso. Da sempre gli Stati comunisti e la sinistra negano i più semplici diritti. In Tibet è in atto una vera e propria strage, occorre fermare la violenza. Certo il mercato cinese è anche un mercato che si interseca con interessi economici importanti ed forse è per questo che non si ha il coraggio di intervenire in maniera decisa da parte di tutto l’Occidente. E’ora però, oggi più che mai,  di dare priorità all’essere umano, ai Valori della Vita, alla difesa della libertà: se la repressione  continua,  si deve avere  il coraggio di mettere in discussione le Olimpiadi a Pechino”.          UFFICIO STAMPA –tel cell 338-9282504 e- mail: pressmuscardini@gmail.comSito Internet http://www.muscardini-cristiana.com