L’invasione
del fotovoltaico cinese danneggia enormemente la produzione europea del
settore, sottoposta di continuo a pratiche di concorrenza sleale da parte di
grandi Paesi produttori come la
Cina. Le recenti dichiarazioni della Cancelliera Merkel
tendono a garantire i propri investimenti nazionali che, non dimentichiamolo,
nel territorio cinese rappresentano quasi un terzo di quelli dell’Europa a 27.
Nello svolgimento di questa sua attività, la Germania non può essere
garante e arbitro nelle scelte comunitarie di politica commerciale. Questa
funzione spetta alla Commissione, nell’interesse generale dell’UE e per la
tutela dei settori tecnologici e manifatturieri europei. La crisi imperante non
deve essere aggravata da pratiche commerciali scorrette e l’Unione deve porre
in essere tutte le iniziative previste dai trattati per combatterle con tutti i
mezzi leciti a sua disposizione.
La
Commissione
1.Condivide
questa opinione?
2.
E’ disposta ad aprire un’indagine per dumping, nel settore delle energie
rinnovabili, nei confronti della Cina?
3. Non ritiene che,
essendo le misure antidumping l’unico strumento di difesa commerciale di cui
l’Unione europea dispone, sia sacrosanta la richiesta urgente delle aziende del
fotovoltaico europeo?