“Secondo fonti pubbliche la Commissione starebbe
per definire quantità di esportazioni e livelli minimi di prezzo a cui
dovrebbero assoggettarsi gli esportatori cinesi al fine di evitare i dazi di
dumping così come previsti dal regolamento esecutivo della Commissione del 5
giugno. E’ nostra opinione che quantità e prezzi risultano molto distanti dalle
aspettative dell’industria europea per poter continuare a sopravvivere” – è
quanto scrivono gli eurodeputati Muscardini, Angelilli, Rinaldi, Prodi, Toia e
Sartori, in una lettera inviata al Commissario europeo al Commercio, Karel De
Gucht. “Ci sarebbero anche altri elementi di negoziazione che dovrebbero essere
ricompresi in una trattativa più ampia come per esempio il danno che in
precedenza è stato causato dall’utilizzo di pratiche improprie ed illegali
quali il dumping da parte dei produttori cinesi. Per questo suggeriamo –
concludono gli europarlamentari – che
nell’ambito della trattativa negoziale rientrino anche impegni da parte del
Governo cinese in termini di supporto di tipo finanziario, economico ed
occupazionale a tutte quelle manifatture europee che ancora sopravvivono in
condizioni di grave disagio economico ed a quelle che si sono trovate costrette
ad iniziare procedure di insolvenza, a fermare la produzioni e a dichiarare il
fallimento”.