Ricordando che “il 18 aprile, ricorre il
65esimo anniversario della costruzione della Comunità economica del carbone e
dell’acciaio (Ceca), il primo embrione dell’Europa che aveva iniziato a
prendere coscienza di sé dalla dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950”,
Cristiana Muscardini, presidente dei Conservatori Social Riformatori, chiede “alla
classe politica italiana di finalizzare le critiche che rivolge all’Ue alla
costruzione di un’Europa migliore e di non usarle strumentalmente, per fini
elettorali, che rischiano di portare allo sfascio di quanto di buono la Ue ha
fatto e di impedire di trovare in tempi brevi, immediati, la soluzione delle grandi
questioni rimaste ancora aperte”.
“La ricorrenza – sottolinea l’on. Muscardini
– deve essere l’occasione di affrontare con determinazione il problema che
l’Europa così come è non risponde né agli obiettivi per i quali è nata né alle
esigenze dell’attuale società: mancano una politica economica comune a sostegno
dell’occupazione, dello sviluppo e dell’economia reale, una visione
oggettivamente attenta rispetto agli accordi di partenariato con Paesi terzi e
una divisione tra il sistema bancario di investimento e quello di raccolta del
risparmio. E occorrono una Procura generale per il terrorismo e la grande
criminalità organizzata, un’intelligence e una polizia comuni, un sistema unico
di controlli alle frontiere e una politica comune per l’immigrazione”.