Eco-mostro di Salerno

Il Comune di Salerno nel 2009 ha approvato il mastodontico progetto di un edificio lungo 215 metri e alto più di 28, da realizzare sul lungomare all’altezza della spiaggia denominata Santa Teresa. Il progetto dell’architetto Ricardo Bofill, chiamato «Crescent», ha suscitato l’opposizione di famosi critici d’arte, del Presidente della Provincia, di docenti di architettura, dell’associazione Italia Nostra, nonché la formazione del comitato «No Crescent», che vanta quattromila sostenitori. Tutti concordano nel definire l’opera un «mostro».

Inoltre, l’ultimo nullaosta all’approvazione del progetto da parte del Comune di Salerno è arrivato dalla Soprintendenza ai beni culturali, ma si ravvisa un conflitto di interessi, dato che il Soprintendente ha contemporaneamente ricevuto finanziamenti dal Comune per realizzare una mostra e allestire un archivio di architettura contemporanea.

In considerazione di quanto sopra, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

1. è a conoscenza di tale progetto?
2. Se sì, ha verificato se esso rispetta i vincoli delle direttive in materia di ambiente?

Risposta data da Janez Potočnik a nome della Commissione

La Commissione non è a conoscenza del progetto riguardante un nuovo edificio chiamato «Crescent» sito in Salerno.

La direttiva 85/337/CEE del Consiglio, e relative modifiche, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati(1) (nota come direttiva sulla valutazione dell’impatto ambientale o «direttiva VIA») si applica a progetti per i quali si prevede un notevole impatto ambientale, segnatamente per la loro natura, le loro dimensioni o la loro ubicazione,

I «progetti di riassetto urbano, compresa la costruzione di centri commerciali e parcheggi» rientrano nell’allegato II, punto 10, lettera b, della direttiva VIA. A norma di questa direttiva, l’autorità competente dello Stato membro è tenuta a determinare, attraverso una procedura detta «verifica di assoggettabilità», se un progetto del tipo elencato nell’allegato II sia passibile di avere un notevole impatto ambientale, nel qual caso è necessario eseguire una VIA prima del rilascio dell’autorizzazione.

Dato che il progetto sito a Salerno riguarda un solo edificio, non risulta chiaro dalle informazioni fornite dall’onorevole parlamentare se l’edificio in questione sia classificabile come progetto di sviluppo urbano e rientri quindi nell’ambito di applicazione della direttiva VIA. Inoltre, non è stato fornito alcun elemento riguardo un eventuale significativo impatto ambientale del progetto.

La corretta attuazione della legislazione dell’Unione è, in primo luogo, una prerogativa degli Stati membri. La Commissione, a norma del trattato, non ha alcun potere di sostituirsi alle autorità degli Stati membri nelle attività di pianificazione e nelle decisioni riguardanti, ad esempio, l’autorizzazione a costruire un nuovo edificio.

(1) Direttiva 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, GU L 175 del 5.7.1985.