DISTACCHI TRANSANAZIONALI, MUSCARDINI A UE : ULTERIORE DANNO ALL’ITALIA , NECESSARIO INTERVENIRE PER LA CORRETTA APPLICAZONE DELLA DIRETTIVA

Dal
2010 al 2011, secondo dati UE, con la regola del distacco sono arrivati in
Italia 10 mila lavoratori dalla Romania, oltre 800 dalla Bulgaria e più di 14
mila da Lituania, Lettonia, Polonia e Slovenia. Con questa forma di distacco
non vengono versati contributi all’Italia, ma ai Paesi di provenienza. Si
tratta di un ulteriore danno allo Stato italiano, con conseguente aumento della
disoccupazione nel settore del trasporto
. E’ informata della
situazione dei lavoratori stranieri distaccati in Italia?” – chiede in una
interrogazione alla Commissione europea l’On. Cristiana Muscardini,
vicepresidente della commissione Commercio Internazionale del Parlamento
europeo. “Il distacco transnazionale è consentito da una direttiva comunitaria
nell’ambito della libera circolazione dei lavoratori e della prestazione dei
servizi, che tuttavia impone la parità salariale con i lavoratori dei Paesi
ospitanti. Una mancanza di chiarezza interpretativa  fa sì che agli autisti stranieri che operano
sul territorio italiano vengano applicati solo i minimi tabellari e non le
altre parti salariali previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro
mentre – sottolinea Muscardini – le imprese straniere che organizzano il
trasporto merci in Italia non riconoscono le indennità di straordinario e
quelle di trasferta, attuando un dumping senza precedenti”. Muscardini invita
perciò la Commissione
a “intervenire presso il governo italiano, o di altri Paesi europei nel caso in
cui esista una situazione analoga nel settore dei trasporti, per attivare la
clausola di salvaguardia per il cabotaggio e l’aumentino i controlli per la
corretta applicazione della direttiva sui distacchi”.