Il diritto di proprietà, garantito nell’Unione europea dall’art. 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, oltre che da molte Costituzioni nazionali, in Venezuela sta scomparendo. Le proprietà dei privati, con una legge approvata recentemente, può passare allo Stato, come è successo a Cuba, e senza indennizzo alcuno. Sono state espropriate forzosamente industrie, terreni agricoli, alberghi ed ora possono espropriare anche immobili, case d’abitazione comprese. E’ stato creato un ufficio apposito per queste espropriazioni, che lasciano le famiglie senza tetto e senza lavoro. Sono colpite in modo particolare le proprietà immobiliari di cittadini provenienti dall’Europa, oltre che dagli Stati Uniti.
La Commissione
1. è al corrente della situazione?
2. Ha intrapreso iniziative per la tutela del diritto alla proprietà dei cittadini provenienti dall’Europa?
3. E’ in grado di coordinare l’azione dei Consolati dei Paesi dell’Unione per esercitare pressioni nei confronti del governo venezuelano ed evitare che molte famiglie vengano colpite da questo provvedimento iniquo, frutto di un’ideologia che ha già provocato danni immensi in molte parti del mondo?
Non ritiene opportuno affrontare questo argomento in occasione di eventuali negoziati con il Venezuela?
E-001647/2012 Risposta dell’Alta rappresentante/vicepresidente Catherine Ashton (11.5.2012) L’Unione europea segue attentamente la situazione politica ed economica in Venezuela, tramite la delegazione dell’UE a Caracas che sorveglia da vicino le nazionalizzazioni e le espropriazioni di beni in possesso delle imprese dell’UE. In generale, in passato i casi di nazionalizzazione ed espropriazione di beni europei sono stati risolti in modo soddisfacente nel quadro di accordi bilaterali di promozione e di tutela degli investimenti, anche se di solito solo dopo lunghe trattative. Solo in pochi casi non è stato possibile raggiungere un accordo sull’indennizzo dei proprietari dei beni espropriati. La questione dei cittadini (solitamente con la doppia nazionalità) che subiscono le cosiddette “azioni di salvataggio” e le invasioni di terreni (e più recentemente di immobili) è diversa e spesso più complessa. La tutela dei diritti dei cittadini europei in un paese terzo rimane comunque una questione di competenza degli Stati membri e viene pertanto affrontata a livello bilaterale attraverso l’azione consolare. L’opportunità di discutere tale questione nel dialogo economico e commerciale attualmente in corso verrà tenuta in debita considerazione.