“La decisione della Corte
di Giustizia dell’Unione Europea sul caso UPC vs Constantin Film e Wega,
riguardante la responsabilità dei provider di servizi internet come
intermediari nel caso di una violazione del diritto di autore da parte dei suoi
utenti, va nella giusta direzione. L’opinione formulata dall’Avvocato Generale
Villalòn conferma quanto vado ripetendo da anni: il provider dell’utilizzatore
di un sito che infrange il copyright è da considerarsi anch’esso come un
intermediario dei servizi utilizzati da una parte terza – che è l’operatore del
sito – per infrangere il copyright e dunque è da considerarsi anche come una
persona contro cui si può imporre un’ingiunzione” – ha dichiarato l’On.
Cristiana Muscardini, Vicepresidente della Commissione Commercio Internazionale
al Parlamento europeo a margine della decisione della Corte di Giustizia
dell’Unione Europea. “Una misura di tutela che ora deve essere
effettivamente applicata dai tribunali degli Stati Membri e a cui devono fare
riferimento i titolari dei diritti d’autore, impegnandosi a denunciare.
Un’interpretazione che garantisce finalmente la proprietà intellettuale anche
in un campo minato e privo di controlli come quello del web. Ora sarebbe
necessario che le stesse misure vengano prese non solo per i provider i cui
utenti violino il diritto d’autore, ma anche per tutti quei provider che si
fanno veicolo dei numerosi comportamenti illegali che spopolano sulla rete: dalla
diffusione di droghe, medicinali e prodotti contraffatti, fino al deep web in
cui continuano a ristagnare i siti pedofili e le pagine inneggianti a
comportamenti violenti, razzisti e al terrorismo” – conclude Muscardini.