DIBATTITO Proposta di direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scentifici

La direttiva sulla protezione degli animali assicura condizioni di parità per imprese e ricercatori, uniformando le procedure dei Paesi, ma non si muove per una vera protezione degli animali: le poche norme per l’adozione di metodi sostitutivi sono state ridotte. Vi sono numerose lacune, bisognerebbe spingere verso metodi sperimentali più avanzati che possano sostituire la sperimentazione animale: metodologie in vitro, simulatori informatici del metabolismo umano etc e riconoscere che spesso non è possibile, come affermano eminenti scienziati, trasferire risultati da una specie all’altra. Per evidenti ragioni non è possibile proporre un’abolizione totale della vivisezione ma chiedo modifiche al testo per includere le pratiche non invasive e stabilire il divieto all’uso di animali per inchieste medico- legali, per l’insegnamento, evitando deroghe al metodo di uccisione umanitario e al divieto di utilizzo di animali in via di estinzione o selvatici con l’istituzione di un Comitato europeo di garanzia. L’Europa dica no alla sperimentazione inutile: troppe volte gli stessi esprimenti, già effettuati e consolidati, sono riproposti solo per ricevere finanziamenti, riceviamo le denunce comprovate di esperimenti effettuati su animali con corde vocali recise, la scienza ci dice che gran parte degli esperimenti effettuati sugli animali non sono riproponibili per la cura degli esseri umani.