Costi del diabete

Tra le malattie in crescita, attualmente il diabete risulta una delle patologie croniche a più larga diffusione in tutto il mondo e, con le sue complicazioni, rappresenta un problema sanitario per le persone di tutte le età e di tutte le aree geografiche. Già nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità fra le persone di età compresa tra i 20 e i 79 anni stimava una prevalenza mondiale del 5,1%, che si prevede aumenterà fino al 6,3% nel 2025, coinvolgendo 333 milioni di persone in tutto il Mondo, con un incremento pari al 24% .

Può dirci la Commissione: 

1.   Qual è l’attuale numero di malati di diabete negli Stati Membri?

2.   Se esistono all’interno della Comunità Europea studi sull’impatto economico del Diabete?

E-1046/08IT

 

Risposta di Androulla Vassiliou

 

a nome della Commissione

 

(21.4.2008)

   La fonte raccomandata per la valutazione del diabete nell’Unione europea è l’Atlante del diabete della Federazione internazionale contro il diabete (IDF)[1]. Secondo i dati dell’IDF, il numero complessivo dei diabetici nell’UE-25 è aumentato di circa 25 0 milioni nel 2003 e nel 2025 sono previsti 29 2 milioni di casi. Nel 2003 il 7,5% degli adulti (20-79 anni) della popolazione UE-25 era diabetica (Tipo 1 e Tipo 2). Fra i 30 e 64 anni di età l’incidenza complessiva delle diabeti conosciute e sconosciute oscilla dal 4,9% negli uomini svedesi, all’ 8,7% negli uomini inglesi e dal 4,0% nelle donne italiane al 7,2% nelle donne spagnole. Tra i 65-74 anni la prevalenza è più elevata e oscilla dall’11,4% negli uomini polacchi al 20,7% negli uomini tedeschi e dal 13,1% nelle donne inglesi al 27,7% nelle donne spagnole. Questi dati sono tratti da studi di coorte effettuati in numerosi paesi europei. Inoltre e secondo una valutazione presentata dall’Istituto internazionale per il diabete[2] (Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Centro di collaborazione sull’epidemiologia del diabete mellito) unicamente per l’UE-15, nel 2010, dei 19 7 milioni di pazienti con diabete mellito, 0 8 milioni di pazienti (4,1% del totale) corrispondono al tipo 1 e 18 9 milioni (95,9% del totale) al tipo 2.  Tuttavia, la qualità generale dei dati esistenti sull’incidenza del diabete potrebbe essere migliorata. Esiste anche una mancanza di dati validi nell’UE che consentano valutazioni accurate di suddivisione per tipi di diabete. Per questo motivo il programma sanitario UE ha scelto di finanziare il progetto EUCID (Indicatori europei principali per il progetto di diabete mellito), coordinato dal CBO, l’istituto olandese per la qualità dell’assistenza sanitaria, che ha organizzato la raccolta e l’analisi di dati sulla condizione sanitaria e sull’assistenza medica per il diabete mellito nei paesi comunitari e i futuri Stati membri. Il primo obiettivo era quello di dimostrare la fattibilità della raccolta dei dati. Il secondo obiettivo consisteva nel creare una piattaforma stabile per la raccolta dei dati e il terzo obiettivo serviva a stabilire una piattaforma di segnalazione per gli indicatori che utilizzano la struttura esistente della CE. In base ai risultati preliminari di questo progetto, mentre sistemi epidemiologici europei possono fornire indicatori sul diabete, mancano ancora indicatori importanti come la cecità. Gran parte dei paesi europei eseguono esami validi su persone affette da diabete. Tuttavia, fattori di rischio e risultati variano fra paesi, riflettendo un miscuglio di base genetica, fattori sociali e culturali nonché politiche di pubblica sanità. I risultati di EUCID aiuteranno ad identificare e ad affrontare queste disparità. Il progetto BIRO (Migliori informazioni attraverso esiti regionali) coordinato dall’Università di Perugia (Italia) è anche stato scelto per finanziamenti al fine di fornire ai sistemi sanitari europei un sistema di informazioni ad hoc, basato sulle prove e sulla popolazione riguardo al diabete e per sostenere la prevenzione, l’assistenza coordinata e la gestione di risultati su una base continua. Gli obiettivi sono i seguenti: migliore integrazione della raccolta regionale dei dati in Europa, fornendo una nuova piattaforma per la pubblicazione di routine di indicatori riassuntivi e un rapido aggiornamento di modelli epidemiologici. Nel corso del 2008 la Commissione sta programmando l’organizzazione di un seminario europeo sulla registrazione e gli indicatori del diabete, al fine di migliorare il coordinamento e la miglior qualità dei dati epidemiologici sul diabete. Ci sono due costi fondamentali per gli studi sul diabete in Europa: CODICE-2 (Costo del diabete in Europa – Tipo 2), riguardante i costi diretti di assistenza in otto paesi europei, e T2ARDIS (Tipo 2 Diabete che rappresenta la maggior richiesta di risorse nella società), che ha esaminato i costi diretti e indiretti del diabete del tipo 2 nel Regno Unito. Sebbene questi studi risalgano già ad una certa data, contengono entrambi messaggi che sono ancora interessanti per il costo della malattia e per il rapporto costo/efficacia. Per entrambi gli studi, il Dipartimento di epidemiologia clinica della Swansea Clinical School (RU) ha elaborato le seguenti stime: stime di prevalenza di persone comprese fra 20 e 79 anni sono state dedotte dall’ IDF Atlante del diabete e cifre per la spesa sanitaria complessiva in vari paesi sono state ottenute dall’OMS. La percentuale dei costi è pari al 3,0%. Nell’Atlante del diabete sono stati calcolati costi per una percentuale del 2,0% e del 3,0%. La valuta utilizzata per il calcolo del costo del diabete era il dollaro internazionale (ID), che tiene conto del potere di acquisto delle valute locali in certi paesi. Il valore attribuito ad un dollaro USA (USD) era di 1,25 dollari internazionali, ma per altri paesi poteva essere diverso a seconda del costo del lavoro e della misura in cui 1 USD può comprare una determinata unità di lavoro. È stato calcolato che nel 2003, per i 25 paesi dell’Unione europea, i costi complessivi dell’assistenza diretta di tutti i tipi di diabete nella fascia di età 20-79 anni erano di circa 64 9 miliardi di ID (circa 78 miliardi di EUR). Ciò equivaleva al 7,2% della spesa sanitaria globale per questi paesi. Ciascuno Stato membro varia in termini di prevalenza del diabete, della dimensione della popolazione e della spesa per l’assistenza sanitaria. La Commissione auspica che queste cifre rappresentino uno stimolo per i singoli paesi affinché possano effettuare valutazioni di costi più accurate e particolareggiate.   


[1]     http://www.eatlas.idf.org/.

[2]     http://www.diabetes.com.au/index.php.