Considerando:
- la proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio per definire le nuove regole per il mercato interno del Gas Naturale ed emendare la direttiva 2003/55/CE;·
- che la grave crisi finanziaria ed economica ha rallentato in maniera preoccupante la capacità produttiva dell’Unione Europea e la sua competitività,
- che il problema energetico rimane uno dei gangli vitali per fare ripartire la produzione,
- che l’indebolimento degli operatori europei può rivelarsi tragico se si dovesse procedere a dismissioni forzate degli asset infrastrutturali
- che il Parlamento Europeo con il Consiglio da tempo sta lavorando sulle modifiche delle regole per il mercato interno del gas naturale e che è in corso il trilogo, frutto di una disamina attenta della situazione oggettiva delle reali richieste del mercato e delle necessità dell’Unione nel suo complesso,
non ritiene la Commissione che
1. l’atteggiamento del Commissario Kroes , a prescindere da quanto il Parlamento ed il Consiglio e perciò il trilogo sono in procinto di definire, sia un atteggiamento in netto contrasto con il rispetto istituzionale dei reciproci ruoli?
2. l’imporre ad alcune importanti e strategiche società energetiche, quali ENI, Gaz De France o EON, la cessione degli asset, a prescindere dalla proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sia, specie in questo momento di particolare difficoltà economica, la premessa per condannare ad ulteriori arretramenti l’economia dell’Unione e causare ulteriori problemi ai lavoratori e nuovi problemi alle Borse, già pesantemente in difficoltà e la cui crisi, danneggiando i risparmiatori e le imprese, può causare nuova povertà ?
3. il principio di proporzionalità debba essere rispettato nel sanzionare le imprese e che quindi misure di carattere strutturale debbano essere imposte solo quando si dimostri che gli obiettivi pro-concorrenziali non siano diversamente perseguibili?