Cancellare la Storia?

Succede che il Ministero delle Finanze italiano non riconosce il vero luogo di nascita dei cittadini italiani nati in Venezia Giulia e in Dalmazia prima della seconda guerra mondiale e poi divenuti esuli nel 1945 per sfuggire alla dittatura comunista del maresciallo Tito. Sui moduli burocratici non viene indicata, ad esempio, Fiume come città natale, ma semplicemente Jugoslavia, quando invece prima del 1945 Fiume apparteneva al Regno d’Italia. Se la giustificazione della non menzione fosse che Fiume non esiste più, sarebbe stato più utile indicare la città col nome croato. Anche la Jugoslavia, infatti, non esiste più. Perché menzionarla allora?

M’accorgo di porre interrogativi ai quali la Commissione non può rispondere. Alla Commissione chiedo invece.

1. Non considera irragionevole e incoerente cancellare da documenti ufficiali la denominazione della città d’origine che figurava sull’atto di nascita?

2. Non ritiene che la scomparsa del nome della città natale può rappresentare un attentato alla propria identità?

3. Non pensa che il riconoscimento vero del luogo d’origine, con gli aspetti identitari che ciò comporta, rientri nei diritti umani.

4. Può affermare che la scelta politica e burocratica che denunciamo e che ha una forte valenza ideologica, si riduce nei fatti alla cancellazione della storia?

 

13 maggio 2008  
Risposta data da Jacques Barrot a nome della Commissione

La direttiva 2004/38/CE, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri(1), prevede che gli Stati membri rilascino e rinnovino ai loro cittadini, ai sensi della legislazione nazionale, una carta d’identità o un passaporto dai quali risulti la loro cittadinanza.

Spetta agli Stati membri decidere quali dati specifici (ad esempio il luogo di origine) inserire o meno nelle carte d’identità o nei passaporti.

La Commissione può esaminare questioni relative ai diritti fondamentali solo nei settori di competenza comunitaria.