ASSICURAZIONI E LIBERTA’ DI SCELTA

Interrogazione con richiesta di risposta scritta egli Onn. Cristiana Muscardini (ECR) e Niccolò Rinaldi (ALDE)

Il provvedimento del Governo Italiano
“Destinazione Italia”, in particolare nell’art. 8, comma 1, punti D1, E1, F1,
apre una grave situazione di emergenza per i carrozzieri italiani con le sue
disposizioni su RC auto. In particolare tali punti renderebbero obbligatoria la
“forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli, obbligando gli
automobilisti a riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine
convenzionate, negando ai proprietari la libertà di scegliere a quale
carrozziere fare riferimento. Inoltre vieta nei fatti la possibilità di cedere
il credito al carrozziere, ovvero permette alle compagnie di assicurazione di
tenere sotto scacco sia i carrozzieri che gli automobilisti. Nonostante il
tutto sia fatto in nome della “liberalizzazione”, si permette a chi deve
risarcire il danno, ossia a chi lo paga, le assicurazioni, di decidere dove,
come e quanto pagare, con un conflitto di interessi senza precedenti. Questa
scelta espelle dal mercato 17.000 carrozzerie indipendenti, costringendo quelle
convenzionate a lavorare sotto costo e mettendo a rischio 60.000 posti di
lavoro.

 

 

La
Commissione
:

 

1.      
E’ al corrente di questa situazione?

2.      
Non ritiene che questo decreto vada in
controtendenza alle direttive europee sulla libertà di mercato ponendo un
vincolo ai consumatori?

3.      
Non valuta tale provvedimento contrario al
principio di concorrenza leale sancito dai trattati e che questo decreto
danneggi le PMI che fanno riparazioni a basso prezzo pur di concorrere con
quelle associate alle assicurazioni?

4.      
Ritiene che questo provvedimento del Governo
Italiano sia in linea con la legislazione europea Solvency 2, all’interno di
Omnibus o che ponga dei problemi di compatibilità?


IT

E-000347/2014

E-000416/2014

Risposta di Michel Barnier

a nome della Commissione

(4.3.2014) 

La questione è già stata portata all’attenzione della
Commissione.

 

Le autorità italiane sostengono che le misure mirano a
prevenire le frodi; in effetti, la prevenzione delle frodi è un motivo
imperativo di interesse generale che può giustificare restrizioni alla libertà
di stabilimento e alla libera prestazione di servizi.

 

La Commissione europea sta monitorando le
tendenze e gli sviluppi nei mercati nazionali delle assicurazioni negli Stati
membri e, a tale riguardo, tiene contatti diretti con l’autorità italiana
garante della concorrenza nel quadro della rete europea della concorrenza
(REC). L’autorità garante della concorrenza sarebbe particolarmente indicata a
indagare su presunte violazioni degli articoli 101 e 102 del TFUE nel
mercato italiano delle polizze auto.

 

La legislazione dell’UE sulle assicurazioni non si pronuncia
sull’eventuale obbligo dei carrozzieri di stipulare convenzioni con le
compagnie di assicurazioni ai fini del risarcimento dei danni nell’ambito della
responsabilità civile autoveicoli.