ANCHE LE FORMICHE ‘S’INCAZZANO’ E SI CHEDONO: CHI E’ IL GENIO CHE STABILITO 40 INGRESSI ALL’ANNO QUANDO LE SETTIMANE SONO 52?!

I residenti dell’Aera C sono diventati milanesi di serie B! Privati del diritto di entrare in casa loro, nel loro box, spesso acquistato per ‘obbligo’ delle precedenti amministrazioni, ridicolizzati con 40 ingressi, neppure uno a settimana! La Giunta non ricorda che le settimane all’anno sono 52 o ritiene che i residenti del centro siano così ‘ricchi’ da fare 12 settimane di vacanza?


Milanesi di serie B, già condannati a vivere in un’area quasi priva di negozi alimentari e servizi perché la dissennata politica di diverse amministrazioni ha favorito supermercati, banche e uffici ed espulso le piccole attività commerciali.


I residenti dell’Area C che devono utilizzare  la macchina una volta al giorno finiranno per pagare 442 euro all’anno dovendo, in più, ogni volta registrarsi e perdere perciò tempo per il lavoro, per loro stessi e le loro famiglie perché l’Amministrazione non ha concepito un abbonamento periodico. La giunta vuole forse schedare i movimenti dei residenti del centro, vuole spingerli a vendere per dare ancora più spazio a banche, uffici e megastore?


In una società sempre più complicata, che ha già tradito ogni promessa di semplificazione, la vita ai singoli ogni giorno è resa più difficile: mentre si parla di liberalizzazioni si procede nella logica inversa e perversa di togliere la libertà a decine di migliaia di cittadini riversando sempre e comunque sui privati le manchevolezze del pubblico.


Ultima beffa la riunione convocata ieri sera senza adeguata informazione agli interessati e in un luogo inidoneo a contenere chi voleva discutere: incapacità organizzativa, improvvisazione o dolo? Cosa pensa di fare l’Amministrazione per eliminare il paradosso di chi sarà costretto, per arrivare al proprio box o al garage in affitto situato nel centro a pagare l’ingresso al ‘ghetto della Zona C’?


Chi è stato a decidere di non tenere in considerazione il problema dei sensi unici e divieti che costringono molti ad uscire dal centro per potere accedere al loro parcheggio? Chi ad esempio abita  in Via Bellini ai numeri civici 10, 12, 15, 19 per raggiungere il proprio box di Via Mascagni deve uscire dall’Area C, attraversare viale Bianca Maria, arrivare in Piazza Tricolore, girare, ritornare in viale Bianca Maria per rientrare a destra sulla via Mascagni ed accedere al box e perciò paga l’ingresso, anche se abita nella zona C e ha il parcheggio nella zona C. O forse l’amministrazione suggerisce di andare a marcia indietro fino alla via Donizetti? Solo un esempio tra le tante scicchezza contemplate nel provvedimento, provvedimento sbagliato, approssimativo, molesto e anti democratico, provvedimento che va ritirato e riscritto senza ledere libertà individuali e interessi collettivi.


Vi sono giusti modi per suggerire ai cittadini di utilizzare meno il mezzo privato (colgo l’occasione, per ricordare anche la tragedia di chi è pendolare e vede da anni ignorati i suoi diritti). La riunione di ieri sera, sommata alle tante proteste che di giorno in giorni si infittiscono e alzano i toni, dimostra che non è più il tempo di tirare la corda: c’è una collera montante per la sordità di chi rappresenta le istituzioni ed è dovere di ciascuno ricordare che l’uso dell’autorità e del potere non può essere coniugato con l’improvvisazione e l’arroganza.