ACCIAIERIE DI TERNI: SALVAGUARDIA DEL SITO INDUSTRIALE E DELL’OCCUPAZIONE

Roberta Angelilli
(PPE), Gianni Pittella (S&D), Amalia Sartori (PPE), Mario Mauro (PPE),
Niccolò Rinaldi (ALDE), Giuseppe Gargani (PPE), Francesco Enrico Speroni (EFD),
David-Maria Sassoli (S&D), Lara Comi (PPE), Licia Ronzulli (PPE), Debora
Serracchiani (S&D), Clemente Mastella (PPE), Francesco De Angelis
(S&D), Antonello Antinoro (PPE), Andrea Zanoni (ALDE), Marco Scurria (PPE),
Alfredo Antoniozzi (PPE), Vincenzo Iovine (ALDE), Carlo Fidanza (PPE),
Salvatore Tatarella (PPE), Gino Trematerra (PPE), Cristiana Muscardini (ECR),
Paolo Bartolozzi (PPE), Giovanni La
Via (PPE), Vittorio Prodi (S&D), Pino Arlacchi (S&D),
Guido Milana (S&D), Potito Salatto (PPE), Paolo De Castro (S&D),
Claudio Morganti (EFD), Barbara Matera (PPE), Mario Pirillo (S&D),
Crescenzio Rivellini (PPE), Carlo Casini (PPE), Oreste Rossi (EFD), Giancarlo
Scottà (EFD), Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), Andrea Cozzolino (S&D),
Iva Zanicchi (PPE), Aldo Patriciello (PPE), Lorenzo Fontana (EFD), Matteo
Salvini (EFD), Herbert Dorfmann (PPE), Tiziano Motti (PPE), Alfredo Pallone
(PPE), Gabriele Albertini (PPE), Erminia Mazzoni (PPE), Gianluca Susta
(S&D), Sergio Gaetano Cofferati (S&D), Rita Borsellino (S&D),
Elisabetta Gardini (PPE), Antonio Cancian (PPE), Salvatore Iacolino (PPE),
Leonardo Domenici (S&D), Roberto Gualtieri (S&D), Silvia Costa
(S&D), Gianni Vattimo (ALDE), Patrizia Toia (S&D), Luigi Berlinguer (S&D),
Pier Antonio Panzeri (S&D), Raffaele Baldassarre (PPE), Vito Bonsignore
(PPE), Luigi Ciriaco De Mita (PPE), Mara Bizzotto (EFD) e Francesca Balzani
(S&D)

Oggetto:       Acciaierie
di Terni: salvaguardia del sito industriale e dell’occupazione

Il progetto di fusione di due
produttori europei d’acciaio inossidabile (l’azienda finlandese Outokumpu e l’azienda
tedesca Inoxum) mirava a portare benefici all’industria europea con un
cambiamento strutturale necessario per mantenere l’occupazione nei siti
principali di produzione delle due aziende, ovvero Terni in Italia, Tornio in
Finlandia e Krefeld in Germania.

La fusione è all’esame della
Commissione europea, che ha individuato problemi di concorrenza legati a
un’elevata quota congiunta di mercato superiore al 50%. Per ovviare a questi problemi
e approvare la fusione, la
Commissione ha richiesto alle parti di cedere degli attivi.
Inizialmente, la cessione dei siti di produzione svedesi sembrava sufficiente,
ma il 9 ottobre la società Outokumpu ha dichiarato di voler mettere in vendita
il sito di Terni in Italia. Oltre alla cessione, l’azienda ha paventato un
possibile smembramento del sito, in quanto l’azienda ha dichiarato che
nell’operazione non sarebbero ricomprese una linea di produzione di ricottura
brillante (che sarà trasferita a un sito del gruppo Outokumpu) e la società
Tubificio di Terni.

Con una simile operazione, la
siderurgia europea subirebbe la perdita di un sito integrato e di grande valore,
in netta contraddizione con gli obiettivi di una politica industriale europea
forte. Inoltre, lo smembramento del sito rischierebbe di avere delle
ripercussioni negative anche nell’ottica della ricerca di un possibile
acquirente.

A tale riguardo, si prega la Commissione di
rispondere ai seguenti quesiti:

1.    Quali
misure e quali garanzie intende adottare, anche nell´ambito del diritto alla
concorrenza, per la salvaguardia del sito industriale di Terni e per evitare
ogni possibilità di cessione a favore di soggetti interessati ad operazioni
speculative estranee alla filiera industriale di riferimento?

2.    Quale
misure intende adottare per salvaguardare migliaia di posti di lavoro oggi in
pericolo nella UE, visto che dopo l’estinzione del trattato Ceca  rientra tra i compiti della Commissione anche
il trattamento delle conseguenze economiche e sociali dell’evoluzione
dell’industria siderurgica?

3.    Qual
è il quadro generale relativo alle trasformazioni e ristrutturazioni aziendali
in corso nell’Unione europea nel settore siderurgico?


E-009606/2012

Risposta di A. Tajani

a nome della
Commissione

(18.12.2012)

 

 

1. Per quanto
riguarda la proposta di acquisizione, da parte di Outokumpu, del controllo
totale della divisione acciaio inossidabile di ThyssenKrupp, Inoxum, dopo
un’analisi di mercato approfondita la Commissione ha concluso che l’operazione avrebbe
ostacolato in modo significativo l’efficace concorrenza sul mercato interno. Il
7 novembre 2012 la
Commissione ha autorizzato il caso, fatti salvi correttivi.
Il pacchetto di misure correttive comprende l’AST Terni (escluso il Tubificio).

 

L’AST Terni sarà
dismessa come sito di produzione completo e totalmente integrato. In tal modo
saranno garantite l’attuale sostenibilità e la competitività del sito. Inoltre,
approvando l’acquisto, la
Commissione intende garantire il mantenimento della sostenibilità
e della competitività di Terni.

 

2. Sta per aver luogo
un incontro della Tavola rotonda ad alto livello sull’industria siderurgica
europea, con l’obiettivo principale di fornire raccomandazioni strategiche
concrete alla Commissione. Entro il giugno 2013 la Commissione dovrà aver
terminato i lavori di preparazione di un piano d’azione per l’industria
siderurgica europea.

 

3. L‘industria
siderurgica dell’UE è colpita dall’attuale crisi economica. Per il 2012 si
prevede una diminuzione della domanda di acciaio nell’UE; attualmente equivale
al 25% circa di quanto totalizzava nel 2007. Ne consegue una situazione di
capacità inutilizzate e, negli ultimi due anni, numerosi produttori siderurgici
dell’UE hanno adottato misure volte a ripristinare l’equilibrio sui mercati,
anche attraverso la messa fuori servizio definitiva o temporanea di altiforni. Capacità
inutilizzate si registrano attualmente anche nel sottosettore dell’acciaio
inossidabile, anche se si prevede una ripresa della domanda di prodotti
d’acciaio inossidabile ed una crescita continua nel lungo periodo.