Un recente progetto finanziato
dall’Unione europea, Auditec, su cui
sta lavorando il prof. Rino Rappuoli, sta cercando di porre le basi conoscitive
per generare vaccini innovativi, basti pensare a quello contro la meningite da
meningicocco, che ancora colpisce numerose persone in Africa e in altri paesi
in via di sviluppo. Il meningicocco B, il cui vaccino sarà presto disponibile
in Italia, causa ogni anno circa 50 000 morti in Europa, mentre ancora nei
paesi in via di sviluppo muoiono ogni anno 2,5 milioni di bambini a causa di
diarrea infantile e di polmonite da pneumococco, poiché privi di vaccini che in
Europa sono invece largamente utilizzati. Entro il 2020, sostiene il prof.
Alberto Mantovani, l’immunizzazione contro virus e batteri salverà 2,5 milioni
di persone, tuttavia le fasce più povere della popolazione mondiale, quelle cui
i governi non riescono a garantire misure sanitarie adeguate, non avranno
accesso ai vaccini.
Può la Commissione precisare
quanto segue:
1. È
essa in grado di presentare i dati del lavoro di Aditec?
2. È
essa in grado di presentare una stima dell’impatto futuro dei nuovi vaccini
finanziati dall’UE?
3. Non
ritiene di dover mettere in pratica delle misure di cooperazione infantile tese
a garantire vaccini elementari ai bambini dei paesi in via di sviluppo?
4. Riesce
a stimare l’impatto del vaccino contro il meningicocco B?
5. Quali
misure di coordinamento adotta a livello internazionale per identificare e
contenere le nuove malattie che si stanno diffondendo, come ad esempio il virus
H7N9 comparso recentemente in Cina?
IT
E-007092/2013
Risposta di Tonio Borg
a nome della Commissione
(6.8.2013)
1. Il progetto
è iniziato un anno e mezzo fa e tutti i dati pubblici (prevalentemente pubblicazioni)
possono essere consultati sul sito web del progetto[1]. In
particolare, il ruolo dei vari coadiuvanti nel configurare la risposta
immunitaria ai vaccini meningococcici di gruppo B negli adulti sani è studiato
da Novartis Vaccines & Diagnostics. I risultati delle sperimentazioni sono
attesi per il 2016.
2. L‘impatto di un
“nuovo” vaccino non può essere stimato senza disporre di dati
comprovati sull’efficacia, la sicurezza e il contesto nel quale tali vaccini saranno
utilizzati.
3. Migliorare la salute dei bambini è
una delle priorità della cooperazione dell’UE allo sviluppo. L’UE sostiene i
paesi partner nel loro sforzo di rafforzare i rispettivi sistemi sanitari nazionali
mediante gli aiuti bilaterali. L’UE investe anche in iniziative globali come l’Alleanza
mondiale per i vaccini e l’immunizzazione (GAVI), il cui scopo è incrementare l’accesso
ai vaccini, compresi quelli contro la meningite, nei paesi poveri.
4. Nel quadro del progetto ADITEC, è
prematuro interrogarsi sull’impatto di un nuovo vaccino contro il meningococco
B dal momento che i primi dati sono attesi per il 2016.
5. La legislazione dell’UE sulle
malattie trasmissibili, oltre al regolamento sanitario internazionale
dell’Organizzazione mondiale della sanità, garantisce il coordinamento della sorveglianza
e delle misure di risposta relative alle malattie trasmissibili esistenti ed emergenti,
comprese quelle che possono causare pandemie.