AUDIZIONE SOMALIA

Si è svolta aBruxelles un’Audizione sulla grave situazione della Somalia in previsione delvoto sulla risoluzione in calendario per la prossima sessione di Strasburgo. Ilsegretario di Stato francese, Pierre Lellouche, ha rimarcato l’importanza non solo del proseguimento della missioneAtlanta per contrastare il dilagaredella Pirateria, ma anche delle iniziativein corso per istruire militari del governo somalo di transizione, istruzioneche si svolge sia a Gibuti sia in Uganda.

La situazionesomala diventa ogni giorno più drammatica, per i risvolti del terrorismo internazionale, per quelli legati alla pirateria e alla tragedia umana vissuta da milioni di persone, soprattutto donne ebambini, che subiscono violenze, si confrontano ogni giorno con la fame e, introppe occasioni, sono costretti ad una fuga attraverso il deserto per cercarescampo verso le coste europee. L’Europa non è più in grado di accogliere tutticoloro che avrebbero bisogno di aiuto, per questo, ha ribadito CristianaMuscardini, Vicepresidente della Commissione Commercio internazionale alParlamento europeo, presiedendo la tavola rotonda La cooperazione regionale,un fattore di stabilità interna: “E’necessario, contestualmente alla lotta al terrorismo, fare partire iniziativeche ridiano un minimo di economia alla regione ma anche controllare, da parte europea, la situazione deicampi profughi in Libia, dove spesso sonodenunciate situazioni gravissime sia di violenza che di non rispetto deidiritti umani, specie verso le donne”.

Sottolineata dalrappresentate permanete della Somalia alle Nazioni Unite a Ginevra, Dr.Yusuf Mohamed Ismail Baribari, la grave realtà della pesca di frodo: “Da troppo tempo la Somalia è ulteriormentedepauperata da flotte di pescherecci che provengono soprattutto da paesiasiatici oltre che da Cuba, Seychelles, etc. e che, in questi anni, hanno quasiazzerato la pescosità del mare di Somalia con ulteriore danno alla popolazionee all’economia del paese che, proprio dalla pesca, traeva uno dei suoi mezzi disostentamento. Per questi motivi, oltre ai pirati, collegati al terrorismo, visono anche ex pescatori che in assenza di interventi internazionali perdebellare la pesca di frodo, si sono dedicati ad azioni di pirateria.” Sicalcola che nel mare di Somalia abbiano abusivamente pescato nel 2005 almeno800 pescherecci e nel 2007 oltre mille ha ricordato il rappresentante della Commissioneeuropea, Dottor Giorgio Balzarro.

Presto, per farfronte a questa situazione, partiranno iniziative europee non solo per istruire delle vedette di guardia coste ma anche per migliorare l’istruzionedella polizia somala, perché è evidenteche il problema della pirateria è anche connesso al ritorno della legalità sulterritorio.

Altro allarmemondiale, e non soltanto per la regione, è il disastro ecologico che sta avvenendo nelle acque per la fuoriuscitadi ingenti quantitativi di greggio. Lepetroliere, infatti, data la mancanza di controlli e l’obbligatorietà delpassaggio attraverso il Mar di Somalia, dopo avere scaricato il greggio neiporti di destinazione lavano in mare i serbatoi. Questo disastro ambientale,legato a quello sul territorio dovuti agli sciagurati accordi presi a suo tempodal regime di  Siyad Barre chehanno portato in Somalia incalcolabili quantità di rifiuti speciali etossici, richiede un intervento immediatodella Comunità Internazionale e in special modo della  Comunità europea per riparare a delle “leggerezze”commesse in molti anni.  L’arrivodi rifiuti tossici, infatti, è continuato anche dopo il regime di Siyad Barre,anzi, è aumentato proprio in assenza di un governo stabile.

CristianaMuscardini, che da molti anni segue la vicenda somala al Parlamento europeo, hainoltre denunciato come sia in atto una vera e propria azione didestabilizzazione anche da parte di soggetti collegati all’Iran e finalizzata a rendere sempre più presente nelCorno d’Africa, oltre che in altri paesi africani, l’estremismoislamista con tutte le conseguenze che nederivano anche per la stabilità e la sicurezza nel nostro continente.

Durantel’Audizione si è ricordato come il 2 ottobre 2009 il Consiglio ONU per i Diritti umani aveva approvato all’unanimità la seconda risoluzione  sulla Somalia per la salvaguardia deidiritti umani. Questa risoluzione èstata co-sponsorizzata da 138 Paesi,a partire dagli Stati Uniti, Canada, Guatemala, tutti i paesi UE ed Europei,Paesi africani, Paesi arabi, Australia, Nova Zelanda, Giappone ed altri, ed èla prima volta nella storia delle Nazioni Unite che tanti paesi di diversicontinenti abbiano co-sposorizzato una risoluzione. L’altra novità storica diquesta risoluzione è rappresentata dalla co-sponsorizzazione diIsraele. Infatti è la primavolta che Israele ha co-sposorizzato una risoluzione di un Paese membro dellaLega Araba.