Interrogazione
con richiesta di risposta scritta E-004451/2014
alla
Commissione (Vicepresidente / Alto
rappresentante)
Articolo 117 del regolamento
Barbara Matera (PPE), Tunne Kelam (PPE),
László Surján (PPE), Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), Iñaki
Irazabalbeitia Fernández (Verts/ALE), Mitro Repo (S&D), Marian-Jean
Marinescu (PPE), Oreste Rossi (PPE), Lara Comi (PPE), Marie-Thérèse Sanchez-Schmid
(PPE), Bernd Posselt (PPE), Dubravka Šuica (PPE), Radvilė
Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), Cristiana Muscardini (ECR), Iuliu Winkler (PPE),
Seán Kelly (PPE), Salvador Sedó i Alabart (PPE), Elmar Brok (PPE), Charles
Tannock (ECR) e Rolandas Paksas (EFD)
Dati i
recenti sviluppi in Crimea, è importante garantire che i diritti delle
minoranze non siano violati, in particolare i diritti dei tatari, la cui
persecuzione raggiunse il culmine con la deportazione forzata dalla Crimea in
Asia centrale, voluta da Stalin. Adesso circa 300 000 tatari vivono in
Crimea, ossia il 12% della popolazione. Considerando che tale popolo è combattuto
tra la lealtà all’Ucraina e la situazione reale di occupazione russa, occorre
che l’UE continui a fare pressioni sulla Russia senza tuttavia trascurare o
danneggiare i tatari.
Quali
provvedimenti intende adottare il vicepresidente/alto rappresentante per
garantire che i diritti dei tatari di Crimea, come il diritto all’istruzione
religiosa e all’utilizzo della propria lingua, siano protetti?
IT
E-004451/2014
Risposta di Štefan Füle
a nome della Commissione
(24.6.2014)
L’Unione
europea ha condannato fermamente l’annessione illegale della Crimea e di
Sebastopoli alla Federazione russa e non intende riconoscerla. Condividiamo le
preoccupazioni espresse dai rappresentanti dell’Organizzazione sulla sicurezza
e la cooperazione in Europa e del Consiglio d’Europa circa le restrizioni alla
loro possibilità di osservare la situazione dei diritti umani, anche delle
persone appartenenti a minoranze nazionali, in Crimea. Nonostante la situazione
critica e la mancanza di controllo sulla Crimea da parte del governo ucraino, ci
attendiamo che i diritti di tutte le minoranze in Crimea siano rispettati in
pieno in tutte le circostanze, conformemente con la normativa europea in
materia, segnatamente la convenzione quadro per la protezione delle minoranze
nazionali del Consiglio d’Europa. I rappresentanti dell’UE sono in contatto, e
continueranno ad esserlo, con i rappresentanti della comunità dei Tatari di Crimea.