VP/HR ARRESTO DEI MARO’ ITALIANI IN INDIA

Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione (Vicepresidente/Alto rappresentante)

Patrizia Toia (S&D) , Roberta Angelilli (PPE) , Andrea Cozzolino (S&D) , Gianni Pittella (S&D) , Guido Milana (S&D) , Mario Borghezio (EFD) , Aldo Patriciello (PPE) , Sergio Gaetano Cofferati (S&D) , Rita Borsellino (S&D) , Paolo De Castro (S&D) , Fiorello Provera (EFD) , Niccolò Rinaldi (ALDE) , Mara Bizzotto (EFD) , Francesco Enrico Speroni (EFD) , Gianluca Susta (S&D) , Oreste Rossi (EFD) , Luigi Ciriaco De Mita (PPE) , Debora Serracchiani (S&D) , David-Maria Sassoli (S&D) , Salvatore Caronna (S&D) , Francesca Balzani (S&D) , Andrea Zanoni (ALDE) , Roberto Gualtieri (S&D) , Silvia Costa (S&D) , Giuseppe Gargani (PPE) , Rosario Crocetta (S&D) , Sonia Alfano (ALDE) , Erminia Mazzoni (PPE) , Sergio Paolo Frances Silvestris (PPE) , Amalia Sartori (PPE) , Mario Pirillo (S&D) , Leonardo Domenici (S&D) , Carlo Fidanza (PPE) , Francesco De Angelis (S&D) , Magdi Cristiano Allam (EFD) , Paolo Bartolozzi (PPE) , Claudio Morganti (EFD) , Cristiana Muscardini (PPE) , Salvatore Tatarella (PPE) , Potito Salatto (PPE) , Vincenzo Iovine (ALDE) , Alfredo Antoniozzi (PPE) , Elisabetta Gardini (PPE) , Pier Antonio Panzeri (S&D) , Licia Ronzulli (PPE) , Vittorio Prodi (S&D) , Gabriele Albertini (PPE) , Carlo Casini (PPE) e Lorenzo Fontana (EFD)


 


Il 15 febbraio 2012 sono stati arrestati dalla polizia di Kochi, località dell’India meridionale, i marò Massimiliano Latorre, 45 anni, di Taranto, e Salvatore Girone, 34 anni, di Bari (in servizio presso il reggimento San Marco che ha sede nella caserma Carlotto di Brindisi), coinvolti nell’uccisione di due pescatori scambiati per pirati, Valentine Jelastine e Ajeesh Binki, avvenuta al largo delle coste indiane mentre si trovavano a bordo della petroliera «Enrica Lexie».


Il 6 marzo, al termine del previsto periodo di due settimane in custodia della polizia, il tribunale di Kollam ha disposto il trasferimento dei marò in custodia giudiziaria nel carcere centrale di Trivandrum, capoluogo del Kerala, seppure in una cella a parte, dove viene garantito loro un trattamento differente.


Nel rispetto delle vittime e dei loro familiari è necessario fare chiarezza su quanto è avvenuto.


Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non sono solo soltanto soldati italiani, ma europei; essendo l’incidente avvenuto in acque internazionali, questa vicenda potrebbe costituire un precedente gravissimo non solo per i militari italiani all’estero, ma per tutte le nazioni che impegnano i propri militari nella difesa delle navi civili contro la pirateria, fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso contro cui l’Europa è impegnata.


Il Sottosegretario italiano agli esteri, Staffan de Mistura, ha dichiarato che è importante un coinvolgimento dei partner europei.


Si chiede pertanto all’Alto Rappresentante di rispondere ai seguenti quesiti:


 



  1. Quali azioni ha portato avanti l’Alto Rappresentante rispetto a quanto accaduto? Ci sono gli estremi per cui l’Alto Rappresentante può avanzare un passo formale presso le autorità indiane per ottenere il rilascio immediato dei due marò?

  2. Quali azioni ha intrapreso e intende intraprendere l’Alto Rappresentante per evitare, in futuro, casi come quello accaduto?



E-002729/2012


Risposta dell’alta rappresentante/vicepresidente Catherine Ashton


(4.6.2012)


 


 


I militari italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono tuttora sotto custodia delle autorità indiane, in attesa di una decisione dell’Alta Corte del Kerala in merito alla giurisdizione da applicare in questo caso. La nave mercantile non ha ancora avuto l’autorizzazione a lasciare il porto di Kochi, in attesa di garanzie adeguate per il pagamento del risarcimento alle famiglie delle vittime.


 


Su richiesta del governo italiano, l’AR/VP ha dato istruzioni al servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) di intensificare i contatti con le controparti indiane e di attirare la loro attenzione sulla complessità del caso. Pur riconoscendo che la questione è ora innanzi alla giurisdizione indiana, il SEAE a Bruxelles e la delegazione dell’UE a New Delhi hanno entrambi discusso con le autorità indiane competenti sui vari elementi del caso e sulla necessità di trovare quanto prima una soluzione soddisfacente.


 


Gli sforzi dell’Alta rappresentante/vicepresidente sia a Bruxelles che a New Delhi si sono altresì concentrati nel dialogo con l’India in merito alla regolamentazione della presenza di soggetti armati a bordo delle navi mercantili come protezione contro la pirateria.


 


La questione del personale armato a bordo delle navi mercantili è oggetto di consultazione nei fora internazionali, in particolare nell’ambito dell’IMO e del gruppo di contatto internazionale antipirateria al largo delle coste somale. L’UE e l’India hanno concordato di intensificare i contatti in tal senso e di perseguire con fermezza una revisione delle attuali prassi per prevenire l’insorgere di incidenti simili in futuro.