Dopo
aver cancellato le varie mail che mi proponevano l’allungamento del pene,
l’acquisto di Bitcoin per guadagnare l’immaginabile, tre o quattro contratti
diversi per luce, gas e quanto altro, proposte di incontri o professioni di
amicizia…con fanciulle ed uomini di varie età, avvisi di importanti banche su
modifiche di conti che non ho e di rimborsi ipotetici ai quali certamente non
ho diritto, offerte di premi da parte di Amazon e dei più diversi supermercati,
inviti ad acquistare sistemi di protezione individuale e di sanificazioni, avvertimenti
che mi mettevano in guardia sulla violazione del mio sito, della mail, della
carta di credito etc etc, e dopo aver ricevuto sugli stessi ed altri argomenti
anche mail in diverse lingue, più una serie di accorati messaggi di presunti
moribondi che mi offrivano le loro cospicue sostanze perché soli al mondo e
dopo aver ascoltato le disperate denunce di tante persone truffate alle quali
hanno sottratto denaro, dignità e serenità con le più disparate truffe, comprese
quelle sentimentali, continua ad essere senza risposta la domanda del perché
nel mondo conosciuto, non so su Marte, internet, i social in genere, siano gli
unici che di fatto non rispondono a regole comuni, non pagano per le nefandezze
che tramite loro si compiono ogni minuto, non abbiano nemmeno una tassazione
giusta rispetto agli altri contribuenti dei singoli paesi dove sono utilizzati.
I sistemi informatici sono stati meravigliosi quando ci hanno aiutato a
lavorare, a comunicare, a mantenere le relazioni affettive e sociali nella
clausura della pandemia, hanno portato ai medici dei paesi più poveri
informazioni essenziali per combattere il covid ed altre malattie, hanno permesso
di ascoltare un concerto, o di partecipare ad una conferenza a migliaia di km
di distanza, ma rimangono strumenti che nei fatti sfuggono ad ogni controllo
quando si tratta di veicolare e mettere in contatto terroristi, spacciatori e
consumatori di droga, pedofili e sadici di vario tipo.
La
libertà ha un prezzo, bisogna che ci siano regole comuni rispettate, che ci sia
il modo di sanzionare chi non lo fa, sbaglia chi utilizza
uno strumento nato per tutti come un grimaldello personale per entrare nelle
vite degli altri, chi trasforma le reti informatiche in uno strumento del
terrore o della criminalità.
Dopo
l’esperienza della pandemia si moltiplicheranno i lavori da casa, le vendite online,
i rapporti di lavoro ed interpersonali che viaggeranno sulla rete, ci saranno
conseguenze economiche, spesso non positive almeno per i primi tempi, ma nulla
potrà essere fatto con sicurezza e trasparenza se non saranno codificate regole
per tutti. In caso contrario quello che oggi è una conquista si tramuterà in un
danno irreversibile.