Il recente terremoto avvenuto in Italia nelle regioni dell’Emilia Romagna e in parte della Lombardia, oltre ad avere procurato diversi morti e feriti nonché la distruzione o il danneggiamento di attività produttive e di abitazioni private, ha causato gravi danni anche al patrimonio storico e culturale tra i quali si ricordano i danneggiamenti al Castello degli Estensi e alla Biblioteca di Ferrara, a diverse torri e chiese nel ferrarese e nel modenese, a Bondeno, Sant’Agostino, Mirabello, Mirandola, e a Revere, Quistello, Sernide, San Giacomo e Poggio Rusco nel mantovano, solo per citare alcuni dei monumenti e delle località danneggiati.
1. Ciò premesso, può
2. Non ritiene opportuno inviare un proprio rappresentante per verificare la portata dei danni e valutare quali interventi
P-005189/2012 E-005229/2012 E-005257/2012 E-005312/2012 Risposta di Johannes Hahn a nome della Commissione (2.7.2012) Il regolamento (CE) n. 1698/2005[2] prevede la possibilità di intervenire tramite la misura “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzione di adeguate misure di prevenzione”. Le regioni italiane possono presentare proposte di modifica del programma chiedendo l’attivazione di tale misura o possono aggiornarne il contenuto e gli importi stanziati conformemente ai bisogni correnti, anche per quanto concerne il sostegno al ripristino del potenziale produttivo delle imprese che partecipano alla trasformazione dei prodotti agricoli, laddove i prodotti finali rientrino nel campo di applicazione dell’allegato I del trattato. Per agevolare lo scambio di informazioni tra i paesi partecipanti al Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea, il Centro d’informazione e monitoraggio (MIC) gestisce il Sistema comune di comunicazione e informazione in caso di emergenza. Di tale strumento si è avvalsa la protezione civile italiana per fornire aggiornamenti sulla situazione nelle aree dell’Emilia Romagna colpite dal sisma. Inoltre, è prassi invalsa della Commissione organizzare riunioni sugli insegnamenti tratti da tali eventi con tutte le parti interessate dopo ciascuna emergenza in cui sia stato attivato il Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea. Queste riunioni costituiscono una tribuna per lo scambio di pratiche ottimali. Non è tuttavia prevista la creazione di uno strumento unionale supplementare volto a fornire finanziamenti per il ripristino del patrimonio culturale andato distrutto [1] http://www.europarl.europa.eu/QP-WEB/home.jsp [2] Sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale