Risoluzione del Parlamento europeo sugli attacchi contro i difensori dei diritti umani, la libertà e la democrazia in Nicaragua | ||
Il Parlamento europeo, – vista la dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, – visto il patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966, – visto l’accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e le Repubbliche di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, del 2003, e l’accordo quadro di cooperazione tra la Comunità economica europea e le Repubbliche di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama(1), – visti gli orientamenti dell’Unione europea sui difensori dei diritti umani, – viste le relazioni elaborate dal gruppo di esperti dell’UE sulle procedure e le elezioni comunali svolte il 9 novembre scorso, – viste le dichiarazioni della Commissaria Benita Ferrero Waldner sugli avvenimenti in Nicaragua tra le elezioni municipali e regionali del 9 novembre, – visti i negoziati in corso per la firma di un accordo di associazione tra l’UE e l’America centrale, – visto l’articolo 115 del suo regolamento, A. considerando i presunti brogli elettorali in relazione ai risultati delle elezioni municipali svolte il 9 novembre 2008, denunciati nelle relazioni dei gruppi di esperti dell’UE, nelle quali si faceva riferimento alla mancanza di volontà delle autorità del Nicaragua di organizzare un processo effettivamente democratico; considerando le aggressioni che hanno marcato le elezioni, dirette specialmente contro i mezzi di informazione, nonché la polarizzazione e gli scontri che ne sono derivati, B. considerando che le Nazioni Unite, l’Unione europea e gli Stati Uniti, nonché diverse ONG, hanno espresso apprensione in merito al livello di trasparenza delle elezioni, C. considerando le risoluzioni del Consiglio supremo elettorale dell’11 giugno 2008 in cui, da un lato, è stata soppressa la personalità giuridica del Movimento Renovador Sandinista (MRS) e, dall’altro, si sosteneva che il Partido Conservador (PC) non ottemperava i requisiti per poter partecipare alle elezioni municipali del novembre 2008, impedendo così la partecipazione di detti due partiti, D. considerando i numerosi attacchi e atti di intimidazione commessi negli ultimi mesi contro organizzazioni per la difesa dei diritti umani e i loro aderenti, i giornalisti e i rappresentanti dei mezzi di informazione per opera di persone, settori politici e organismi legati ai poteri statali, E. considerando la proposta del viceministro della cooperazione del Nicaragua, il quale ha suggerito la creazione di un meccanismo “di fiscalità congiunta” per gli aiuti finanziari ricevuti dalle ONG, le indagini a carico di diverse ONG per una presunta inosservanza dei requisiti legali e le accuse di “triangolazione dei fondi” contro 17 organizzazioni per la difesa dei diritti umani, F. considerando i procedimenti penali contro i difensori dei diritti sessuali e riproduttivi, per aver dato sostegno a una ragazza violentata, aiutata a eseguire un aborto per salvarsi la vita, in un’epoca in cui l’aborto terapeutico non era reato, G. considerando il comunicato stampa dei 27 Stati membri dell’Unione europea del 22 ottobre 2008 sui difensori dei diritti umani e sulle organizzazioni di difesa dei diritti umani, H. considerando che lo sviluppo e il consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, nonché il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, devono essere parte integrante della politica estera dell’Unione europea, I. considerando che l’Unione europea e i suoi partner, firmando con paesi terzi accordi contenenti una clausola sui diritti umani, assumono la responsabilità del fatto che le norme internazionali in materia di diritti umani vanno rispettate e che dette clausole sono di per sé reciproche, J. considerando lo svolgimento, il 26 e 27 gennaio a Bruxelles, del sesto ciclo di negoziati per l’accordo di associazione UE-America centrale, K. considerando la situazione di estrema povertà in cui il Nicaragua è precipitato negli ultimi decenni, 1. deplora profondamente le modalità di svolgimento del processo elettorale e dei comizi locali del 9 novembre e ritiene che i risultati siano del tutto privi di legittimità democratica; 2. deplora che l’atmosfera di sospetti brogli in alcuni municipi abbia provocato dimostrazioni e scontri tra sostenitori di partiti politici diversi, i quali hanno provoctato numerosi feriti e il successivo aggravamento della crisi politica già in precedenza profonda; 3. chiede al governo del Nicaragua di adottare d’urgenza misure per distendere la situazione così creata e sollecita la autorità del Nicaragua a rispettare il lavoro delle organizzazioni di difesa dei diritti umani; 4. deplora i numerosi attacchi e atti di intimidazione subiti nel corso degli ultimi mesi da organizzazioni per la difesa dei diritti umani, dai loro aderenti, da giornalisti indipendenti e dai rappresentanti della delegazione della Commissione europea in Nicaragua per opera di persone, settori politici e organismi legati ai poteri statali; 5. chiede ai partiti politici di condannare gli atti di violenza commessi dai propri militanti; 6. deplora il fatto che due partiti politici non siano stati in grado di prendere parte alle elezioni locali; esprime la propria inquietudine per il progresso del consolidamento democratico e la governabilità del paese, in particolare per quanto riguarda il processo di coinvolgimento e partecipazione attiva; 7. sollecita il governo del Nicaragua e i diversi organi dello Stato a rispettare la libertà di espressione e l’indipendenza della magistratura, garantendo la salvaguardia delle basi democratiche del paese; chiede che il Nicaragua ratifichi quanto prima lo statuto di Roma che istituisce il Tribunale penale internazionale; 8. accoglie con favore il comunicato stampa ufficiale dei 27 Stati membri dell’UE del 22 ottobre in cui sono denunciate le aggressioni contro i difensori dei diritti umani e le organizzazioni di difesa dei diritti umani; 9. sollecita che nei negoziati su un accordo di cooperazione tra l’Unione europea e i paesi dell’America centrale si ricordi al Nicaragua che deve rispettare i principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani, in quanto valori sostenuti e promossi dell’Unione europea; 10. chiede al governo del Nicaragua di derogare dalla criminalizzazione dell’aborto terapeutico in caso di pericolo per la vita della madre; 11. ricorda agli Stati membri dell’UE che la situazione in Nicaragua deve restare all’ordine del giorno delle riunioni con le autorità del Nicaragua, a livello tanto bilaterale che multilaterale; 12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati americani, all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, al Parlamento dell’America centrale nonché al governo e al parlamento della Repubblica del Nicaragua. |