SBARCHI, MUSCARDINI A RENZI: SPETTA ALL’ITALIA CHIEDERE SUBITO UNA REVISIONE DELLA DISCIPLINA APPROVATA CON LA CONVENZIONE E IL REGOLAMENTO DI DUBLINO

“L’Europa fa ciò
che gli Stati le consentono di fare perché, ad oggi, è sempre il Consiglio
europeo che decide mentre la
Commissione e il Parlamento europeo dovrebbero avere più
potere per poter finalmente attivare l’integrazione, che è l’unico strumento
per garantire che l’Unione europea rispetti i diritti di tutti” – così in una nota
l’europarlamentare Cristiana Muscardini, presidente del Movimento Conservatori
Social Riformatori, in seguito alle dichiarazioni con cui il premier Matteo
Renzi ha contestato all’Europa di ignorare il problema degli immigrati diretti
verso le sue coste e che spesso trovano la morte in mare, affermando che la Ue non si cura dei bambini.
“Rispetto agli immigrati è bene che il governo italiano ricordi che la
disciplina approvata tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila con la
convenzione e il regolamento di Dublino, sottoscritta anche dall’Italia,
stabilisce una ripartizione differente da Stato a Stato dell’impegno ad aiutare
gli immigrati; spetta perciò all’Italia, oggi, chiedere una revisione di quella
disciplina e chiederla subito, con forza, avvertendo che non ritiene più valida
la ripartizione sottoscritta e rimettendo di conseguenza le responsabilità del
caso agli Stati dell’Unione, che si sono comportati da vigliacchi, inefficienti
e furbi. Quanto ai bambini – continua Muscardini – è bene che Renzi ricordi che
i governi italiani a tutt’oggi, e quindi anche il suo, non hanno mai alzato la
voce per chiedere uguali diritti per tutti i bambini in Europa. Mentre in mare
muoiono bambini diretti in Europa, sul territorio della Ue non vengono
riconosciuti gli stessi diritti a tutti i bambini. Basta pensare ai bambini a
cui lo Jugendamt tedesco impone di vivere in Germania senza poter più avere
contatti col genitore che non sia tedesco, basta pensare ai bambini che ogni
anno nella Ue spariscono e di cui si perdono le tracce, basta pensare ancora ai
bambini vittime di abusi sessuali grazie a siti che promuovono pedofilia e
pedopornografia. L’Italia – conclude Muscardini – inizi dunque a fare il suo
dovere: meno dichiarazioni ai giornali e più fatti in Europa da parte del
nostro governo”.