RIAPERTURE ANTICIPATE IGNORANDO LA REALTÀ

Il 24 aprile, mentre
nel mondo si registra una tragica impennata di contagi, anche nei paesi dove vi
è assiduo controllo e forte campagna vaccinale come in Germania, gli italiani
anticipano le aperture previste per lunedì 26 e, dimentichi di ogni precauzione,
affollano spiagge e centri cittadini. Comprensibile che ciascuno di noi aspiri
a maggior libertà, a respirare aria, vedere il mare, ritrovare il piacere di una
passeggiata tra i negozi, riincontrarsi con amici e conoscenti, comprensibile
che ciascuno di noi aspiri a ritornare il più possibile ad una vita normale,
incomprensibile che si voglia farlo ignorando la realtà fatta dai troppi
contagi e morti che, ogni giorno, dobbiamo registrare in Italia.
Incomprensibile che leader politici chiedano ancora maggiori aperture in una
realtà pandemica che prescinde dalle idee politiche e dalla corsa ai sondaggi
sulle ipotetiche intenzioni di voto. O continuiamo a tenere tutto praticamente
chiuso o si deve capire che per aprire gran parte delle attività economiche bisogna
rispettare norme e regole sia per gli orari che per i rapporti
interpersonali. Solo se i singoli cittadini saranno capaci di evitare
assembramenti, di indossare la mascherina, di ottemperare alle misure
precauzionali che da mesi sono ripetute, solo se le amministrazioni pubbliche
predisporranno adeguati controlli sui mezzi pubblici, sulle attività aperte al
pubblico e nelle strade potremo sperare che le aperture programmate
continueranno e, piano piano, si arrivi anche a maggiori libertà sia per le attività
economiche che per i singoli. Le premesse però, purtroppo, non sono buone, da
un lato troppe persone non rispettano le più elementari precauzioni e gli
assembramenti si moltiplicano, dall’altro alcuni rappresentanti politici
soffiano sul fuoco chiedendo aperture che oggi sono ancora troppo pericolose
proprio per l’incoscienza di coloro che, anche sabato 24 aprile e domenica 25, hanno
dimostrato di non essere capaci di tenere in conto quanti morti, malati e
contagiati abbiamo ancora ogni giorno.