“Perché il 70% dei beni che entrano nell’Unione europea passa dai porti del Nord Europa, come Amburgo e Rotterdam, con le relative conseguenze negative per i nostri trasportatori, la sicurezza delle merci introdotte nell’Unione, i costi aggiuntivi per i nostri imprenditori e commercianti e l’evidente danno per il nostro Erario?” – chiede l’on. Cristiana Muscardini, vicepresidente della commissione commercio internazionale al Parlamento europeo, in una lettera inviata al Ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera. “I solleciti rivolti alla Commissione europea per l’armonizzazione delle normative doganali troveranno riscontro solo verso il 2020 e nel frattempo l’Italia non può restare immobile. Il rilancio della nostra economia va di pari passo con la soluzione di alcuni problemi come l’armonizzazione tempestiva delle dogane europee, con la riorganizzazione del nostro sistema logistico e di connessioni terrestri dai porti italiani verso l’Italia e il resto d’Europa, con una nuova politica per il Mediterraneo che ci permetta di essere interlocutori diretti tra il nord Africa e gli altri paesi Europei. Il Governo italiano – conclude Muscardini – deve farsi carico di questi interventi, prendendo posizione presso il Consiglio e