MARO’, MUSCARDINI A RENZI: ALLA VIGILIA DEL SEMSTRE DI PRESIDENZA ITALIANA DELL’UE URGE AZIONE ITALIANA ED EUROPEA NEI CONFRONTI DELL’INDIA, SOPRATTUTTO DOPO NOTIZIE DI VIOLENZE SU DONNE E BAMBINI

“Come è possibile
celebrare la nostra Repubblica quando questa non è in grado di assicurare la
prima forma di rispetto che si deve al cittadino, cioè la certezza del diritto?”
– è quanto chiede l’On. Cristiana Muscardini, presidente del Movimento
Conservatori Social Riformatori, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo
le dichiarazioni via skype fatte dai due marò italiani, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, in
occasione della festa della Repubblica italiana lo scorso 2 giugno. “Abbiamo
sentito dalla loro voce che hanno fatto tutto quel che gli è stato chiesto,
hanno obbedito agli ordini, hanno mantenuto la parola che era stata chiesta
loro. Non possiamo non chiederci cosa sia stato loro chiesto, quali ordini
siano stati loro impartiti, da chi, perché e in cambio di cosa sia stata
chiesta la loro parola. Questa Repubblica ha riconsegnato due suoi cittadini –
dopo un permesso per trascorrere le festività natalizie coi propri familiari –
a uno Stato nel quale è prevista la pena di morte.  Per svolgere al meglio il ruolo di Presidente
dell’Unione europea in vista del semestre italiano il nostro Capo del Governo non
può lasciare inevasi gli interrogativi legati alla sorte dei nostri due
connazionali. La questione dei marò – continua Muscardini – investe peraltro
anche la questione della sicurezza dei traffici commerciali e quindi della
crescita, temi di interesse non solo italiano ed europeo. Le allarmanti notizie
che con sempre più frequenza danno conto di donne e bambini oggetto di
aggressioni, violenze e assassinii in India rendono ancor più urgente un’azione
italiana ed europea nei confronti di quel Paese. I nostri marò, due cittadini
europei, non possono divenire una foglia di fico dietro la quale quel Paese
nasconde sacche di persistente arretratezza culturale, sotto il profilo del
rispetto dei più elementari diritti umani. L’Italia e l’Europa – conclude
Muscardini – non possono consentire che la vicenda dei nostri marò venga
strumentalizzata per distrarre l’opinione pubblica indiana dai continui delitti
perpetrati su donne indiane”.