LIQUIDITA’ DEL DOLLARO E DELLE RISERVE AUREE

Forse non basta creare
liquidità per vincere la crisi e rilanciare l’economia. La Federal
Reserve
, tuttavia, ha deciso di continuare ad immettere
nuova liquidità nel sistema finanziario (85 miliardi di dollari al mese per
comperare nuovi titoli del Tesoro e derivati ABS asset-backed-security). Questa politica dei “quantitative easing” continuerà fino a quando il tasso di
disoccupazione negli Usa non scenderà sotto il 6,5%. Si spera che ciò avvenga
entro la fine del 2014, il che vuol dire che nel frattempo i mercati
internazionali saranno invasi da 1.500 miliardi di nuovi dollari. Non tutti
concordano sugli eventuali effetti benefici di questa invasione di dollari e la Banca dei Regolamenti
internazionali ha sollevato forti dubbi e denunciato le conseguenze nefaste nelle
economie emergenti,  criticando, tra
l’altro, l’impennata degli interessi obbligazionari. In questa situazione
instabile è  cresciuta l’immissione di
bond e di prestiti nei settori finanziari più esposti e rischiosi, come accadde
alla vigilia dell’esplosione della crisi finanziaria sistemica.

Le politiche monetarie dei
Paesi del Brics ed emergenti, tendono, invece, ad aumentare le proprie riserve
auree, comprando quantitativi di oro di grande rilevanza, sapendo che il
dollaro diventa ogni giorno più debole e instabile proprio per la continua
immissione di liquidità sui mercati

 

1.     
Crede, la Commissione, che si
arrivi in tempi più o meno brevi al famoso paniere di monete e di oro proposto
dai Brics in sostituzione del dollaro?

2.     
Ha un’opinione sulla diffusa liquidità e
sulle sue eventuali conseguenze per l’economia europea?

3.     
Ritiene plausibile l’ipotesi del paniere
proposto dai Brics?

Cosa prevede, in ogni caso, per la tenuta
dell’Euro?

IT

E-011353/2013

Risposta di Olli Rehn

a nome della Commissione

(19.11.2013)

 

1. + 3. L’uso
di una moneta a livello internazionale è condizionato dal mercato. La
concretizzazione della proposta dei paesi BRIC dipenderà dallo sviluppo delle
grandi economie negli anni a venire e, per i paesi BRIC, dallo spessore e dalla
liquidità dei loro mercati finanziari.

 

2.
In
un quadro di mobilità dei capitali (conto capitale e finanziario aperto)
le condizioni di liquidità nelle grandi economie possono avere effetti di
ricaduta globali. A questo proposito la Commissione ricorda il rinnovato impegno dei
leader del G20 a cooperare per garantire che le politiche a favore della
crescita interna sostengano anche la crescita e la stabilità finanziaria
globali nonché a gestirne le ricadute su altri paesi.

 

4. La
Commissione è convinta l’euro emergerà rafforzato dalla
crisi, rispecchiando il consolidamento dei fondamentali nell’economia della
zona euro dovuto alla correzione degli squilibri esterni e di bilancio, alle
riforme strutturali degli Stati membri e alle riforme della governance a
livello di zona euro (e a livello di UE).