LIMITE AL CONTANTE, LOTTA AL SOMMERSO E REDDITO DI CITTADINANZA

Con tutte le gravi problematiche da risolvere ci auguriamo che le opposizioni trovino modo di offrire proposte concrete e di condividere quanto il governo potrà fare per sopperire alle urgenze di cittadini ed imprese.

Ci auguriamo che non si perda tempo a discutere sull’aumento del contante, provvedimento che viene incontro alle richieste che provengono da tante parti, la moneta elettronica, infatti, usata per cifre modeste arricchisce solo le banche e, nei vari passaggi, vanifica il reale valore del denaro in inutili e plurime commissioni.

Va inoltre ricordato che vi sono mille esigenze per le quali ciascuno di noi può avere necessità di chiedere ad altri di acquistare qualcosa e non si può certo affidare a terzi la propria carta di credito o bancomat. Se a questo aggiungiamo che in altri paesi europei non esiste il limite attualmente vigente in Italia si comprende bene come certe regole possano anche rendere più complessi la competitività e gli intercambi.

Il buon senso dovrà stabilire un limite ai pagamenti in contanti che vada nell’interesse comune.

Per quanto riguarda la lotta al sommerso ricordiamo alle forze politiche e, ovviamente al governo in primis, che combattere il sommerso passa dalla possibilità, per ogni cittadino non solo per le partite iva, di poter dedurre dalla propria dichiarazione dei redditi, in tutto o solo in parte, quanto speso  per la gestione della propria abitazione, imbianchino, idraulico, elettricista per fare esempi concreti.
Speriamo che le opposizioni comincino ad occuparsi di come modificare quel reddito di cittadinanza che, scopriamo ogni giorno, ha dato vita a truffe con ingente sperpero di denaro pubblico, cioè dei contribuenti: i milioni d’euro dati a persone che non avevano diritto sono stati tolti ad altri che ne potevano avere realmente bisogno od oggi avrebbero potuto servire per rendere le bollette meno onerose per le fasce deboli della popolazione.