L’audizione del Commissario al Commercio internazionale ha lasciato alcuni problemi aperti secondo la Vicepresidente, onorevole Cristiana Muscardini. “La competenza del Commissario non è in discussione ma siamo preoccupati perché per i problemi legati al dumping, il Commissario ritiene potranno essere meglio risolti nell’OMC dopo l’approvazione di Doha e sappiamo bene come per Doha si sia ancora lontani da un accordo”. Il Commissario ha ricordato che non vi è identità di vedute nel Consiglio per il regolamento sulla denominazione di origine dei manufatti, la nuova proposta presentata dal commissario uscente Ashton potrebbe essere la chiave di volta per cercare un nuovo accordo fra Consiglio e Parlamento europeo, che proprio in novembre aveva approvato in aula una risoluzione per arrivare al più presto alla definizione del problema anche con l’applicazione del nuovo processo di co-decisione.
“Siamo preoccupati per i tempi, il Commissario ha parlato di alcuni mesi ma sappiamo bene” – ha detto la Muscardini – “che per l’Europa è urgente mettersi allo stesso livello dei suoi partners e competitori commerciali che già da tempo hanno nei loro Stati regolamenti che obbligano alla denominazione di origine dei manufatti che entrano nel loro territorio. I consumatori europei e i nostri produttori vogliono in tempi brevi regole chiare ed applicate.”