“L’impresa di Maurizio di Palma, lo jumper che si è
lanciato dal Duomo, ha messo in evidenza almeno due problemi, e cioè la mancanza di sicurezza del
Duomo e, presumibilmente, di altri edifici a Milano ed in Italia, e il
desiderio di molti, delusi da una società troppo arida, di cimentarsi con sfide
estreme, sia per mettersi alla prova che per cercare quella notorietà che
sembra essere diventata il mito della nostra epoca” – ha detto l’on. Cristiana
Muscardini, membro dell’Ufficio di Presidenza del Movimento Conservatori Social
Riformatori. “Ritengo che proprio per evitare imitazioni, di qualunque tipo, si
debba dare il minor risalto possibile alla vicenda di Milano e, nello stesso tempo,
mi auguro che le autorità competenti non usino una mano troppo pesante con di Palma
visto che comunque il suo gesto ci ha messo di fronte a dei pericoli che
ignoravamo e a carenze di controllo gravi in una società dove, se da un lato
siamo controllati anche nei conti in banca, dall’altro regna un pernicioso
permissivismo e uno sbagliato senso della libertà e dell’indifferenza per le
conseguenze dei nostri ed altrui gesti”.