LA LOTTA PER I DOVERI E’ DONNA?

COMUNICATO STAMPA

LA LOTTA PER I DOVERI E’ “DONNA” ?

SONO SEMPRE LE DONNE A METTERE ORDINE?

SERVE UNA CARTA DEI DOVERI : OCCORRE UN MAGGIORE IMPEGNO

“Da sempre noi donne , sia in famiglia che in politica, siamo le prime a pensare sempre ai doveri , prima che ai diritti, con la nostra costante vocazione all’impegno, all’aiuto delle persone che ci sono accanto, e devo constatare con un po’ di rammarico,” dice l’on. Cristiana Muscardini , vice Presidente Commissione Commercio Internazionale, Parlamento europeo,” che , a fronte di un mio impegno costante , relativamente alla necessità di una CARTA DEI DOVERI europea ed internazionale, sono stata lasciata un po’ sola anche nel mio partito AN. Sono lieta che anche di recente il Papa abbia evidenziato , come fece anche Giovanni XXIII che ‘In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili» (ibid., I: l.c., 259). Occorre ed è sempre più urgente anche per affrontare in maniera adeguata la multiculturalità in Europa che sia stilata ed acquisita dai diversi Stati una Carta dei Doveri. La nostra società è fondata sui principi della universalità dei diritti umani fondamentali consacrati nella Carta Europea dei Diritti, nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia, ma deve tenere conto, della individualità di ogni essere umano di qualunque etnia, area geografica e cultura di appartenenza e serve una Carta anche dei doveri per una civile convivenza.

 

IL PENSIERO CONDIVISO CON LA CHIESA

Come già diceva Papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II “Un’osservazione deve ancora essere fatta: la comunità internazionale, che dal 1948 possiede una carta dei diritti della persona umana, ha per lo più trascurato d’insistere adeguatamente sui doveri che ne derivano. In realtà, è il dovere che stabilisce l’ambito entro il quale i diritti devono contenersi per non trasformarsi nell’esercizio di un arbitrio. Una più grande consapevolezza dei doveri umani universali sarebbe di grande beneficio alla causa della pace, perché le fornirebbe la base morale del riconoscimento condiviso di un ordine delle cose che non dipende dalla volontà di un individuo o di un gruppo. La libertà non è facoltà di disimpegno da; è facoltà di impegno per – una partecipazione all’Essere stesso (Rif. Giovanni Paolo II – Lettera enciclica- Pacem in terris – un impegno permanente 11 aprile 1963). Alla tutela dei diritti umani fanno costante riferimento gli Organismi internazionali e, in particolare, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che con la Dichiarazione Universale del 1948 si è prefissata, quale compito fondamentale, la promozione dei diritti dell’uomo : sessant’anni or sono l’Organizzazione delle Nazioni Unite rendeva pubblica in modo solenne la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948–2008).

ANCHE NELLA SCIENZA UNA DONNA PROPUGNA I DOVERI

“Non è un caso “, dice l’on. Cristiana Muscardini ,”che anche a livello scientifico sia sempre stata anche una donna , in questo caso la Montalcini a presentare questo problema: nel 1991 durante la cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Medicina presso l’Università di Trieste, di fronte a tutto il Corpo Accademico e alle Autorità cittadine, la professoressa. Rita Levi Montalcini auspicò la formulazione, accanto ad una” Carta dei Diritti” (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo), di una “Carta dei Doveri Umani” che richiamasse alle responsabilità individuali degli uomini. L’opinione di tutti i presenti fu straordinariamente favorevole. Nel 1993 nacque l’International Council of Human Duties. (sito Internet http://www.cartadeidoveri.it) la “Magna Charta dei Doveri Umani”, redatta nel 1993, si propone di affrontare con la massima urgenza i pericoli che minacciano ogni uomo, quando la sua dignità viene calpestata e quando viene a mancare la difesa della pace tra i popoli, la biosfera e la sopravvivenza di milioni di specie, messe in pericolo dall’intervento di ognuno di noi. Una carta dei doveri a livello sceitnfico e umano che condivido. Solo in un mondo in cui sarà chiara l’attribuzione dei doveri si avrà la tutela dei diritti. E noi donne che siamo mamme, figlie, nonne, siamo al primo posto in questa battaglia del rispetto dei doveri”.

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