INTERVENTO IN AULA SU SPG+ PAKISTAN

Cristiana Muscardini, a nome del gruppo ECR.   Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono
d’accordo con i colleghi che hanno evidenziato come il metodo scelto dalla
Commissione espropri il Parlamento dei suoi diritti e dei suoi doveri, crei
pessimi precedenti e faccia temere che non tutto sia limpido dietro la scelta
di un unico atto delegato.

 

Le preferenze tariffarie generalizzate sono lo strumento per migliorare i
rapporti commerciali e, attraverso lo sviluppo economico, far procedere i
processi democratici e perciò non devono diventare uno strumento per creare
sperequazioni tra paesi in via di sviluppo a danno del sistema europeo.
Contestiamo questo elenco nel quale sono presenti paesi di aree geografiche
diverse e con sistemi assolutamente difformi per la sicurezza sul lavoro e il
rispetto dei diritti umani.

 

Sottolineiamo che il Pakistan è già stato recentemente aiutato con
un’importante deroga sui dazi nel settore tessile e che a fronte di questo aiuto
nulla è cambiato in meglio in quel paese e che perciò è stato vano il
sacrificio imposto alle imprese europee del tessile e per questo bisognava
attendere per applicare oggi le preferenze tariffarie generalizzate.

 

Chiediamo che da subito vi sia un monitoraggio adeguato e – nel caso che la Commissione provveda
ad essere pronta all’apertura di un’eventuale inchiesta sul paese – invitiamo la Commissione a non
presentare mai più atti delegati nei quali la difformità della realtà
geografica, democratica e politica sia così evidente, perché non vorremmo dover
pensare che interessi di qualche paese o di qualche organizzazione siano
prevalenti sull’interesse dell’Unione europea e della democrazia.