IMPORTATA LA CLONAZIONE?

Il 30 luglio del 2010 l’International Herald Tribune ha pubblicato un articolo con il seguente titolo: “La clonazione avanza silenziosamente in Europa”. Vi si narrava di un pugno di allevatori che, in Svizzera, Gran Bretagna e forse in altri Paesi, avevano importato dagli USA sperma ed embrioni provenienti da animali clonati o dalla loro progenie, per creare bestiame più grasso e produttivo.


A distanza di due anni dalla notizia, la Commissione è in grado di dirci


1.    se l’avanzata della clonazione in Europa è continuata ed in quali Paesi;


2.    come si concilia questa notizia con la votazione del Parlamento europeo per la messa al bando nell’UE di carni e latticini derivati da animali clonati;


3.    qual è l’opinione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sugli alimenti provenienti da animali clonati;


4.    chi è competente per i controlli doganali all’importazione di questi prodotti; e


5.    con l’abolizione delle frontiere, chi controlla gli eventuali prodotti clonati in arrivo dalla Gran Bretagna?



E-002434/2012


Risposta di John Dalli


a nome della Commissione


(3.4.2012)


 


 


1. Durante la preparazione della relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla clonazione degli animali per scopi di produzione alimentare[1], la Commissione ha chiesto agli Stati membri di fornire informazioni sull’uso della tecnologia della clonazione. Essi hanno risposto che tale tecnologia è usata soltanto a fini di ricerca. Nel contesto della preparazione della valutazione d’impatto in vista di un’eventuale proposta legislativa la Commissione si adopererà per aggiornare tale informazione.


 


2. I prodotti alimentari provenienti da animali clonati rimangono sottoposti al requisito di un’autorizzazione pre-commercializzazione in forza del regolamento (CE) n. 258/97 sui nuovi prodotti alimentari[2] poiché la tecnica della clonazione è una nuova tecnica di allevamento. Finora non è stata presentata nessun domanda relativa ad alimenti provenienti da cloni e pertanto non è stata concessa nessuna autorizzazione alla commercializzazione di tali prodotti nell’UE.


 


3. Il parere[3] e le dichiarazioni[4] dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare concludono che gli alimenti derivati dai cloni e dalla loro progenie non sono diversi dagli alimenti ottenuti in via convenzionale per quanto concerne la sicurezza alimentare.


 


4 e 5. Le autorità competenti degli Stati membri sono responsabili del controllo degli alimenti importati o prodotti nell’UE. Tuttavia, come menzionato sopra, gli alimenti ottenuti da cloni non possono essere importati o commercializzati nell’UE senza un’autorizzazione pre-commercializzazione.






[1]     COM(2010) 585 definitivo del 19.10.2010.



[2]     Regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 1997, sui nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari, GU L 43 del 14.2.1997



[3]     http://www.efsa.europa.eu/EFSA/efsa_locale-1178620753812_1211902019540.htm



[4]     http://www.efsa.europa.eu/cs/BlobServer/Statm_of_Efsa/sc_statementej_RN319_en.pdf?ssbinary=true