La legge finanziaria di Wall Street, denominata Dodd-Frank Act , approvata recentemente e contenente molte novità ed aspetti importanti, farà sentire i suoi effetti concreti a mano a mano che entrerà in vigore. Per i cambiamenti più importanti, infatti, sono previsti due lunghi anni di assestamento. La riforma, però, non affronta in modo netto la questione dei derivati (Otc). Il documento riconosce che allo scoppio della crisi finanziaria “una parte consistente di pubblico denaro è stata usata per coprire i pagamenti alle controparti, in quanto le banche non avevano abbastanza capitali”. Ricordiamo che la sola compagnia di assicurazioni AIG ottenne dal governo 180 miliardi di dollari per coprire il deficit dei derivati. Il testo approvato svela la pericolosità degli Otc, che sono passati dai 98 trilioni di dollari del 1998 ai 592 trilioni a fine 2008. Il loro picco massimo in verità era arrivato a quasi 700 trilioni prima della crisi, per scendere a 550 nel mezzo dell’ondata dei fallimenti bancari. Poi la bolla è ritornata a gonfiarsi e a fine giugno di quest’anno era stimata intorno ai 650 trilioni di dollari. Il testo di legge approvato risulta annacquato rispetto a quello iniziale, sotto la pressione delle lobby bancarie, che vogliono continuare a operare con questi derivati ad alto rischio. L’interesse delle banche, contro qualsiasi regolamentazione sugli Otc, è dimostrato dai 23 miliardi di dollari di profitti, fatti in derivati dalle maggiori banche commerciali nel 2009. La Goldman Sachs, che pagando alla SEC americana una multa di 550 milioni di dollari, superando indagini e condanne per le malversazioni finanziarie a danno degli investitori e del mercato, si trova ai primi posti nella graduatoria dei profitti. Non è un segnale positivo per la riforma appena approvata.
La Commissione,
1 . non ritiene che la bolla dei derivati Otc, ancora pericolosa per l’intero sistema, debba essere sgonfiata attraverso misure ed interventi più incisivi?
2 . Non considera opportuno porre limiti alle operazioni speculative in derivati Otc?
3 . Come valuta la decisione della cancelliera Merkel di bandire tutte le operazioni speculative a breve?
4 . Può confermare se nella City transitano i due terzi della finanza globale e vi agisce l’80% di tutti gli hedge fund?
5 . Non reputa che il Regno Unito, beneficiario dei contributi UE, ma non facente parte dell’Eurozona, e quindi non interessato a normative più stringenti sulla finanza e la speculazione, rappresenti un serio ostacolo alla definizione di regole più stringenti contro i derivati?