GIOCATTOLI ‘TOSSICI’ MADE IN CHINA

Soltanto nel 2011 la Guardia di Finanza italiana ha sequestrato 11 milioni di pezzi realizzati con sostanze tossiche o cancerogene, mentre nel 2010 l’Agenzia delle Entrate ne ha requisito 950 mila. Questo business del falso in Italia è calcolato a 30 milioni di euro. Quali rischi comportano per la salute dei più piccoli? Gli specialisti parlano di soffocamento perché i giocattoli contraffatti sono facilmente frantumabili, di irritazione della pelle per l’uso di vernici scadenti, di ferite da pistole e fucili difettosi, di tossicità in caso di ingerimento di pezzi del giocattolo. Per non finire nelle maglie delle forze dell’ordine i clan dei trafficanti usano i Paesi dell’Est come basi logistiche o fanno triangolazioni con i porti del Nord Europa o del Nord Africa. Nel 2009 dalla Cina è arrivato in Italia il 31,4% dell’interscambio mondiale dei giocattoli; nel 2010 la percentuale è salita al 52,7%. Perché questo aumento spettacolare anche in tempo di crisi, con un calo di vendite del 3%. Le aziende leader spostano la loro produzione lontano dall’Italia e intensificano le loro politiche di marketing. Ma i prezzi dei loro prodotti sono alti, e ciò lascia spazio al traffico dei contrabbandieri che prendono di mira il mondo dell’infanzia. I clan della criminalità organizzata gestiscono questo mercato del falso, con profitti enormi nonostante i sequestri.


 


La Commissione


 


1.    È in possesso di dati relativi a questo settore forniti eventualmente da Frontex, Europol, Cepol e  Olaf?


2.    E’ in grado di definire una strategia per il medio termine per far fronte a questo fenomeno criminale?


3.    Nell’ambiente industriale interessato si parla di una possibile tracciabilità dei prodotti, come si fa per certi alimentari? E’ una via percorribile?


4.    Che sostegno potrebbe fornire per realizzare questa ipotesi: regolamentare? Operativo? Finanziario?


Come può perfezionare le norme sulla contraffazione per annullare il vantaggio acquisito dai clan nell’importazione di giocattoli “tossici” provenienti dalla Cina?



E-003089/2012


Risposta di Antonio Tajani


a nome della Commissione


(30.5.2012)


 


 


La Commissione è consapevole della problematica costituita dai giocattoli contraffatti pericolosi. Dalle statistiche disponibili[1] risulta un costante aumento del numero di casi legati a prodotti che si sospetta violino i diritti di proprietà intellettuale. La questione è affrontata nel seguente modo:


 


La sicurezza dei giocattoli è assicurata dalla direttiva 2009/48/CE[2] che si applica a tutti i giocattoli immessi sul mercato europeo, indipendentemente dalla loro origine, dal loro prezzo o dalla loro natura. La responsabilità di verificare che i giocattoli siano conformi alle pertinenti regole in tema di sicurezza compete essenzialmente agli Stati membri. Essi hanno l’obbligo di controllare se i giocattoli sono sicuri e di prendere le misure appropriate contro i giocattoli non sicuri. Per facilitare i compiti delle dogane sono state recentemente sviluppate linee guida per i controlli delle importazioni nel campo della sicurezza dei prodotti.


 


Per quanto concerne le contraffazioni, le autorità doganali degli Stati membri dell’UE hanno i poteri per intercettare i prodotti sospettati di violare i diritti di proprietà intellettuale in forza del regolamento (CE) n. 1383/2003[3]. La direttiva 2004/48/CE[4] offre ai detentori dei diritti la possibilità di ricorrere a provvedimenti del diritto civile allorché i loro diritti sono violati all’interno dell’UE. Per accrescere la protezione dei diritti di proprietà intellettuale la Commissione sta attualmente riesaminando la direttiva. Una delle opzioni possibili consisterebbe nell’affrontare le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale che avvengono online già alla fonte concentrandosi sugli intermediari coinvolti e interrompendo i flussi di denaro associati alle presunte violazioni.


 


Per quanto concerne la tracciabilità, la direttiva sulla sicurezza dei giocattoli fa già obbligo agli operatori economici di indicare il loro nome e indirizzo e il numero dell’articolo. La direttiva sui diritti di proprietà intellettuale sollecita gli Stati membri a incoraggiare l’uso di sistemi di tracciabilità.


 


La protezione garantita dal quadro giuridico sopra descritto è tributaria però di un’attuazione efficace. Il modo più efficace per evitare l’immissione sul mercato di giocattoli non sicuri e contraffatti consiste nell’effettuare adeguati controlli all’importazione.


 






[1]     http://ec.europa.eu/taxation_customs/customs/customs_controls/counterfeit_piracy/statistics/index_en.htm



[2]     GU L 170 del 30.6.2009



[3]     GU L 196 del 2.8.2003



[4]     GU L 153 del 30.4.2004