Equiparazione dell’età pensionabile per le donne

 Oggetto: Equiparazione dell’età pensionabile per le donne  

Mentre la crisi economica richiederebbe maggiore osmosi tra le istituzioni europee e nuovi modi per risolvere una crisi che, come ha detto il Presidente Sarkozy, è sistemica, presupponendo perciò una rifondazione del sistema economico e finanziario, quasi per distrarre l’attenzione della pubblica opinione europea, si ripresenta il problema dell’equiparazione dell’età pensionabile tra uomo e donna.

Può dire la Commissione se:

1. è a conoscenza del fatto che, a tutt’oggi, i salari delle donne sono inferiori di circa il 25 % rispetto a quelli degli uomini e che questa percentuale in alcuni paesi dell’Unione è ancora maggiore?
2. è a conoscenza del fatto che, in molti paesi, é ancora difficile, se non impossibile, per la donna accedere a posti di responsabilità, sia nel privato che nel pubblico ed anche nella politica?
3. non ritiene che sia necessario e improcrastinabile, prima di aprire il dibattito sull’equiparazione dell’età pensionabile, dibattere sulla totale equiparazione tra salari e nell’accesso al lavoro e agli incarichi di responsabilità per ambo i sessi?

Risposta data da Vladimír Špidla a nome della Commissione

1. La Commissione è consapevole dell’esistenza di un divario di retribuzione fra le donne e gli uomini nell’UE. Essa ha pertanto adottato, nel luglio 2007, una comunicazione dal titolo «Combattere il divario di retribuzione tra donne e uomini»(1) che sottolinea appunto tale divario a livello europeo e che indica azioni concrete da attuare al fine di ridurlo. In tale contesto, la Commissione si è in particolare impegnata per realizzare nel 2008 un’analisi delle disposizioni giuridiche attuali dal punto di vista del loro impatto sulle cause all’origine del divario di retribuzione, nonché per proporre, ove necessario, un adattamento del quadro normativo comunitario. Tale analisi è tuttora in corso.

2. La Commissione è altresì preoccupata per la sottorappresentanza delle donne a livello dei posti decisionali e ne ha fatto una priorità nella sua tabella di marcia relativa alla parità fra donne e uomini per il periodo 2006-2010(2). Per sensibilizzare le parti interessate, la Commissione ha segnatamente realizzato una base di dati sulla rappresentanza delle donne e degli uomini nel quadro del processo decisionale(3). La Commissione ha parimenti creato nel 2008 una nuova rete che riunisce i rappresentanti delle reti europee operanti in tale settore.

3.  Per quanto attiene all’allineamento dell’età pensionabile, tre tipi di pensioni vengono generalmente distinti:

quella del primo tipo (riguardante il sistema legale di base), per la quale il diritto comunitario non prevede un allineamento dell’età pensionabile fra le donne e gli uomini(4)
quella del secondo tipo (che riguarda il regime professionale pensionistico), per la quale il diritto comunitario prevede un allineamento dell’età pensionabile fra le donne e gli uomini(5);
quella del terzo tipo, riguardante i regimi privati e individuali di pensione.

 

La Commissione non prevede allo stato attuale di modificare il quadro giuridico comunitario esistente.

 

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(1) COM(2007)424 def.
(2) http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=422&langId=fr.
(3) http://ec.europa.eu/employment_social/women_men_stats/index_fr.htm.
(4) Direttiva 79/7/CEE del Consiglio, del 19 dicembre 1978, relativa alla graduale attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale (Gazzetta ufficiale n. L 006 del 10/01/1979).
(5) Direttiva 96/97/CE del Consiglio, del 20 dicembre 1996, che modifica la direttiva 86/378/CEE relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne nei regimi professionali di sicurezza sociale (Gazzetta ufficiale n. L 151 del 18/06/1999) e Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativa all’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e di impiego (rifusione) (Gazzetta ufficiale n. L 204 del 26/07/2006).