In Europa è in atto una vera e propria crisi energetica. Le grandi reti di trasporto dell’energia elettrica sono ormai obsolete poiché sono nate negli anni venti, sviluppate fino agli anni cinquanta e mai più rimodernate. La richiesta invece di energia è aumentata in maniera esponenziale e le reti elettriche fanno sempre più fatica a funzionare.Il sistema è quasi al collasso e la spesa per l’energia incide troppo nei bilanci degli stati.
Ci vorrebbe un grande piano economico che metta insieme governi e imprese per raggiungere risultati comuni che possano soddisfare il fabbisogno di energia non solo europeo ma anche mondiale.
Non ritiene la Commissione che:
- Sarebbe auspicabile che si cambiasse modello di produzione energetica passando da grandi produttori statali a micro-produttori locali decentralizzati fino ad arrivare al singolo che produce energia per sé (per esempio energia solare) e nel caso di surplus la rivende a livello nazionale?
- Ormai visti i costi dell’energia eolica (6 centesimi per ogni Kwh contro i 5 per Kwh prodotti dal metano) si dovrebbe davvero incentivare di più i governi e quindi i singoli cittadini ad utilizzare queste fonti di energia alternativa?
- Non sarebbe opportuno avere una gestione unica dell’energia a livello UE riducendo cosi costi di gestione globale?