E’ FINITO IL TEMPO DELLE PRIMULE

E’ finito il tempo delle primule perché le stagioni hanno un corso e in natura ciascuno sa riconoscere il suo tempo e il suo ruolo.


Solo la politica non riconosce i tempi, questa politica che non valuta gli eventi, non si prepara ai cambiamenti, non rispetta le lezioni del passato. Questa politica che parla di libero mercato, e non lo ha mai fatto veramente nascere e, che si nutre ancora di un sistema capitalista estremo e vecchio, già franato sotto le spinte del consumismo senza regole, questa politica che non è capace di capire i tempi né di prevenire i cambiamenti. Non è più solo un problema di chi sta con chi ma di cosa si sta a fare lì, in quel prestigioso posto di potere e precisione, cosa so sta a fare se gli unici programmi sono il proprio arricchimento o la propria sopravvivenza.


Il male per nulla oscuro che abbiamo generato e cerato in occidente si è diffuso in altri mondi e continenti e mentre i sistemi energetici vanno in tilt e intere popolazioni emigrano sotto l’impulso della povertà o, peggio, della paura e del terrore noi rivolgiamo lo sguardo giusto fino al nostro ombelico convinti che rappresenti l’universo!


Nasceranno cittadini nuovi capaci prima di tutto di cambiare loro stessi per potere cambiare il sistema morente prima che la necrosi pervada tutto e tutti?


Potranno nascere cittadini nuovi se l’esempio che diamo è costantemente negativo sia nel privato che nel pubblico?


E’ finito il tempo delle primule, in natura nasceranno altri fiori, altre stagioni si susseguiranno ma oltre il muro del giardino la vita è incerta e sguardi confusi cercano di trovare persone capaci non di promettere ma di realizzare certezze, prima di tutto la certezza che vale ancora  la pena di sperare e di costruire.