DV SULL’ATTIVAZIONE DEL FSUE PER INONDAZIONI LIGURIA E TOSCANA

Dichiarazione di voto


sull’attivazione del FSUE per inondazioni Liguria e Toscana


Strasburgo, 12 giugno 2012


 


 


Signor Presidente,


 


quando si tratta di catastrofi naturali che hanno comportato vittime e la distruzione d’interi paesi considerati “perle del turismo” il tempo usato per decidere le procedure da utilizzare e definire l’ammontare degli aiuti è sempre troppo, anche se bisogna riconoscere che tanto le autorità italiane, quanto gli organi delle varie istituzioni europee si sono mossi senza frapporre indugi. Colgo l’occasione di questo dibattito per auspicare che le istituzioni si muovano celermente anche per contribuire alle spese del governo italiano  relative al terremoto che non termina mai nella regione Emilia-Romagna e nel basso mantovano. Non solo il sisma ha distrutto abitazioni e beni artistici e culturali. Esso ha distrutto fabbriche, capannoni industriali e cascine legate all’attività lattiero-casearia, all’agricoltura e all’agro-alimentare. Oltre alle migliaia di persone senza casa dobbiamo contare migliaia di persone che hanno perso il lavoro.


La gente vuole riprendere a lavorare per questo sono necessari interventi immediati per dare alle amministrazioni delle zone terremotate il diritto di intervenire fuori dal patto di stabilità.


Nella speranza che il governo italiano possa quanto prima contabilizzare i danni, auspico la collaborazione attiva della Commissione per la mobilitazione del Fondo di Solidarietà corrispondente ai danni diretti ritenuti eleggibili e non calcolati a spanne. Si tratta di mettere in moto l’economia di una regione tra le più produttive ed organizzate d’Europa, nella convinzione che ciascun euro andrà a buon fine. Nella mia qualità di deputato eletta in Liguria, ringrazio, i due colleghi relatori.


 


 


                                                                                  Cristiana muscardini