Il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea ha definito un successo incredibile il decollo di Starship anche se non si è separata dal razzo ed è riuscita a raggiungere solo la quota di 39 km invece dei 233 previsti. Le due parti hanno così cominciato ad oscillare e a cadere perciò, ad appena quattro minuti dal lancio, si è deciso, per evitare catastrofi, di fare esplodere la navetta e lo stadio superiore del Super Heavy.
Anche l’amministratore capo della Nasa ha scritto “congratulazioni a Spacex etc etc”.
Siamo come tutti consapevoli che le grandi innovazioni hanno bisogno di prove, esperimenti ed insuccessi per arrivare ai successi desiderati e certamente i tecnici e gli scienziati che Musk ha messo al lavoro sono persone di rare ed invidiabili capacità.
I nostri dubbi riguardano due aspetti.
Il primo: in un tema così delicato per il possibile futuro dell’umanità nello spazio quanto è accettabile, giusto, mentre già ci sono noti e meno noti, conflitti tra gli interessi delle varie potenze e super potenze, che uno o più privati diventino i capofila di esperimenti così determinanti? Quali possono essere le conseguenze? Certe scoperte, possibilità, non dovrebbero appartenere allo stato, cioè alla collettività, invece che a dei singoli pensando alle conseguenze in termini di potere?
Il secondo aspetto riguarda l’arcinoto problema della tragedia ambientale che ha già cominciato ad abbattersi sulla terra e della quale, ogni giorno, vediamo le sempre più pericolose conseguenze.
E’ corretto, accettabile che, mentre l’ecosistema vacilla, spinto ancor di più verso il baratro dalle conseguenze di quanto sta avvenendo per le guerra in Ucraina (milioni di proiettili, bombe, razzi), dagli esperimenti con armi nucleari e quant’altro che, distruggono l’ossigeno, inquinano inesorabilmente l’aria di tutti, modificano le temperature e le colture (basti pensare solo alle piogge acide), non si abbia la capacità di rinunciare, almeno per qualche tempo, ad esperimenti nello spazio?
Nessuno mi risponda che di fronte alla conquista scientifica è poca cosa perforare in continuazione l’etere perché se è vitale per contrastare l’inquinamento impedire ai singoli, i pochi che ancora lo possiedono, di accendere un caminetto, per scaldarsi o per avere compagnia, se diventa proibito fumare anche all’aperto, se le macchine devono essere elettriche, e chi non può cambiarla dovrà andare a piedi, non si dica che non si può mettere una moratoria a questi continui esperimenti, almeno lo facciano i paesi civili.