CRITERI EOW PER LA CARTA

L’industria
cartaria è molto preoccupata per la proposta relativa ai criteri End of Waste
(EOW) per la carta e ritiene che la Commissione abbia ecceduto nel mandato previsto
dalla Direttiva Rifiuti n.98/2008 per i seguenti motivi:

a)   
E’ in contrasto con la definizione di riciclaggio che
richiede il “reprocessing of waste
(art.3.17 direttiva n.98 cit.) e con la legislazione esistente in materia di
Ecolabel, Green Procurement, Ecodesign e Reach, oltre che con la Decisione n. 753/2011.

b)   
La Commissione non adduce alcuna giustificazione nel
considerare riciclaggio una fase diversa da quella dell’uso in cartiera. Viene
considerato con ciò negli obiettivi di riciclaggio un materiale con l’1,5% di
impurità, standard incompatibile con quello del prodotto riciclato nella
cartiera.

c)   
La percentuale di impurità citata al punto 2 è in
contrasto con la Gerarchia
dei rifiuti (art,4 Direttiva n.98) e con l’obiettivo prioritario del
riciclaggio.

d)   
Concedendo lo status di EOW a questo materiale si renderà
impossibile verificare che gli standard ambientali extra UE siano equivalenti a
quelli europei, come prevede il Reg. 1013/2006 sui movimenti transfrontalieri
dei rifiuti.

e)   
Incrementare il commercio globale della carta da macero
come EOW non sarà senza conseguenze sulle cartiere europee, che si troveranno
costrette a utilizzare più fibre vergini o a fermare la produzione.

 

La
Commissione

 

1.   
Condivide queste osservazioni?

2.   
Cosa risponde all’industria cartaria che, con
l’introduzione di questi criteri, corre il rischio di fermare la produzione?

3.   
Può dirci qual è la ratio
che l’ha spinta a includere la carta nei nuovi criteri EOW?


IT

E-010660/2013

Risposta di Janez Potočnik

a nome della Commissione

(11.12.2013)

 

 

La proposta è il
risultato del mandato legale di cui all’articolo 6, paragrafo 2 della
direttiva 2008/98/CE[1] e si basa su studi di
valutazione imparziale eseguiti dal Centro comune di ricerca[2]
della Commissione (CCR), previa consultazione non solo dei produttori di carta,
ma anche dei molteplici operatori del settore privato coinvolti in diverse fasi
del ciclo di riciclaggio della carta. La proposta della Commissione mira a garantire
condizioni ottimali di riciclaggio della carta, mantenendo nel contempo un
equilibrio tra gli interessi economici in gioco.

 

La proposta EoW è
pienamente in linea con la pertinente normativa UE, compresa la gerarchia dei
rifiuti e la definizione di riciclaggio. Lo status di EoW può essere ottenuto
tramite un’operazione di recupero, incluso il riciclaggio. Tali operazioni di
recupero possono aver luogo prima della fase di produzione della polpa in
cartiere.

 

La soglia di impurità
proposta (< 1,5%) e lo standard europeo EN 643[3] garantirebbero la
disponibilità di carta recuperata di alta qualità per ritrattamento in cartiere
e impedirebbero eventuali impatti negativi sull’ambiente.

 

Le esportazioni di
carta EoW rappresenterebbero un rischio inferiore per l’ambiente, giacché in
media il tenore di impurità sarebbe inferiore rispetto alla carta da recupero.
La relazione del Centro comune di ricerca[4], sulla quale si basa
la proposta, riconosce che l’eliminazione di taluni scarti cartacei dalla
disciplina dei rifiuti comporterebbe ulteriori esportazioni di entità tale che esse
potrebbero minacciare la disponibilità di queste materie prime secondarie sui
mercati dell’Unione europea.

 

L’onorevole deputato sarà
a conoscenza del fatto che questa proposta è stata discussa dagli Stati membri
ed è ora soggetta al voto del Parlamento europeo in seduta plenaria secondo la
procedura di regolamentazione con controllo.

 



[1]
    GU L 312 del 22.11.2008.

[2]
    http://ftp.jrc.es/EURdoc/JRC58206.pdf

[3]
    Questo standard, ampiamente utilizzato
dall’industria cartaria, definisce i livelli di tolleranza dei componenti non
cartacei nell’intervallo tra lo 0,25% e il 2%.

[4]
    http://ftp.jrc.es/EURdoc/JRC64346.pdf
(pagina 77).