CRISTIANA MUSCARDINI SCRIVE AL CORRIERE DELLA SERA

  Caro Direttore,

oggi, 12 aprile, sul Corriere, a pagina 17, nella rubrica
“il caso”, Antonio Ferrari afferma, alla fine delle sue
considerazioni, che il Presidente Al Sisi ha risposto con la scure per quanto
riguarda le condanne alla dirigenza dei Fratelli musulmani e scrive “forse
dimenticando che la
Fratellanza non è l’Isis………..” A questo punto
vorrei ricordare, salvo smentita documentata, che a suo tempo i Fratelli
musulmani erano legati alle Corti islamiche di Mogadiscio note negli anni scorsi
per il jihadismo militante, per aver violato gli accordi di Khartoum e portato
alla destabilizzazione del governo provvisorio; che i Fratelli musulmani
egiziani sono legati all’organizzazione integralista…….somala Al Islah e
che la stessa è in stretto rapporto con rappresentanti dell’organizzazione
terroristica Al Shabaab la stessa che nelle ultime settimane, dopo aver
assassinato in un attentato a Mogadiscio l’Ambasciatore somalo alle Nazioni
Unite dr. Yusuf Mohammed Ismail Bari-Bari, oltre ad altre persone, ha compiuto
la strage di Garissa trucidando almeno  147 studenti.Approfitto dell’occasione per sottolineare, visto che il
Corriere non l’ha ancora fatto nonostante la settimana scorsa abbia pubblicato
un articolo sulla Somalia, che l’Ambasciatore Yusuf Ismail, del quale faremo
una commemorazione prossimamente a Milano, è stato una vittima designata
dell’attentato proprio per il suo costante impegno contro il terrorismo
islamista, terrorismo islamista difeso dal deposto Presidente Morsi.

Premesso che per quanto mi riguarda la pena di morte non
dovrebbe essere applicata nel mondo, se continueremo a non essere
sufficientemente documentati su quanto sta avvenendo e su chi sono i nemici da
contrastare e le alleanze da sconfessare vi saranno poche chance
per la pace e la sicurezza nell’immediato futuro.

 Cristiana Muscardini