Carneficine di animali ed igiene

 Oggetto: Carneficine di animali ed igiene  

Tenuto conto del fatto che, recentemente, in Italia e presumibilmente anche nel resto dell’Unione, si sono verificate delle vere e proprie carneficine senza alcun rispetto delle clausole d’igiene e di tutela per gli animali da macellazione, come dimostrano gli avvenimenti verificatisi nel Comune di Romano in Lombardia, può dire la Commissione se:

1. è a conoscenza dell’aumento esponenziale dei riti mussulmani di macellazione, in contrasto con la normativa europea sul trasporto e la macellazione di animali e sulle misure igieniche,
2. non sia necessario, proprio nell’anno del multiculturalismo, ribadire il rispetto reciproco tra le varie culture, specie quando queste si incontrano sul territorio dell’Unione europea,
3. non ritiene che il rispetto reciproco comporti anche l’osservanza delle leggi e delle regole che vigono nei paesi dell’Unione e tra queste anche quelle che regolamentano il benessere degli animali (compresi quelli destinati all’alimentazione), la distribuzione ed il consumo della carne,
4. non ritiene opportuno avviare un’indagine e promuovere solleciti affinché gli Stati membri verifichino sul territorio l’applicazione della normativa UE?

 

Risposta data da Androulla Vassiliou a nome della Commissione

La Commissione non è al corrente degli eventi evocati dall’onorevole parlamentare che si sono svolti nel comune di Romano in Lombardia.

La Commissione ha ricevuto informazioni da varie fonti sulla pratica della macellazione rituale da parte di alcune comunità musulmane all’interno dell’UE. Tuttavia, le informazioni raccolte sono frammentarie. La Commissione non è in possesso di dati esaurienti sul tema che potrebbero confermare o rifiutare un notevole aumento della macellazione secondo i riti musulmani nell’UE. Nel 2006, la Commissione ha avviato un progetto di ricerca denominato Dialrel(1). Questo progetto ha lo scopo di affrontare temi relativi alla macellazione religiosa incoraggiando il dialogo fra i soggetti interessati. Il progetto sarà ultimato nell’ottobre 2009 e fornirà ulteriori informazioni sull’importanza della carne abbattuta ritualmente all’interno dell’UE.

Il Protocollo allegato al trattato della Comunità europea sulla protezione e il benessere degli animali(2) stabilisce che nella formulazione e nell’attuazione delle politiche comunitarie nei settori dell’agricoltura, dei trasporti, del mercato interno e della ricerca, la Comunità e gli Stati membri tengano pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale.

La libertà religiosa, inclusa la libertà di manifestare la propria religione nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti forma parte dei principi su cui si basa l’Unione ed è contemplata dall’articolo 10 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. L’applicazione delle norme comunitarie è ovviamente essenziale per la Commissione. Tutte le comunità devono rispettare la legislazione vigente qualunque sia la loro fede o credo. Gli Stati membri sono innanzitutto responsabili del’attuazione delle norme comunitarie sul benessere degli animali al momento della macellazione e la Commissione è pronta ad esaminare qualunque caso da cui emerga che le autorità nazionali sono venute meno all’attuazione della legislazione comunitaria. Va inoltre citato, a questo proposito, che gli esperti veterinari della Commissione effettuano controlli in loco negli Stati membri al fine di valutare l’applicazione uniforme della legislazione comunitaria in materia di benessere degli animali.

 

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(1) http://www.dialrel.eu/
(2) GU C 340 del 10.11.1997, pag. 110.