CARLO TOGNOLI, PER TUTTI ‘IL SINDACO DI MILANO’

“Gli scontri con lui erano
sempre intelligenti”. Con queste parole, che tanto lo rappresentano, si chiude
l’intervista a Dorina, la moglie di Carlo Tognoli mancato, dopo una dura
battaglia contro il covid, all’affetto della sua famiglia, dei tanti amici e di
Milano. Sì, Milano ha voluto bene al sindaco Tognoli e non lo dimenticherà
per la sua intelligenza e normalità, per il suo essere stato l’uomo che in anni
difficilissimi ha saputo portare la città a nuova vita e confronto. Ricordo gli
scontri in aula e le simpatiche chiacchierate alla buvette, confidenze umane
fatte con la certezza che i rapporti personali rimanevano tali, racchiusi
nell’animo di ciascuno mentre in aula ognuno faceva, con la necessaria
durezza e la reciproca integrità, il suo lavoro. Furono anni difficili ma
furono anche anni di ricostruzione e penso spesso a quante opportunità abbiamo
tutti perso nel non essere riusciti ad evitare che la politica, la società, i
partiti degenerassero come ora. Molti sono stati gli importanti incarichi
istituzionali che Carlo Tognoli ha ricoperto ma per tanti è stato il suo essere
sindaco di Milano, mentre sulle strade scorreva tanta insensata e criminale
violenza, in un Consiglio Comunale dove diversi big nazionali si scontravano e
si incontravano, a rimanere nella memoria e nell’affetto.