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Misure Anti-dumping
24-11-2011
on. dott. Cristiana
Muscardini
Anti-dumping
e strumenti di difesa commerciale
Caro Presidente, Caro Commissario,
l’Antidumping, che rappresenta uno dei più incisivi
strumenti di difesa della correttezza commerciale dell’Unione europea per poter
competere equamente nel mercato, ha bisogno di regole chiare ed applicabili
all’interno della nuova comitologia.
Il trattato di Lisbona dice chiaramente che gli atti
esecutivi spettano alla Commissione, al Consiglio spetta, insieme al
Parlamento, il poter di controllare l’operato della Commissione.
Il compromesso in esame oggi toglie invece di fatto al
Parlamento il ruolo che Lisbona gli ha assegnato e potrebbe creare un “deficit” democratico
all’interno delle istituzioni.
Nello specifico non capiamo e rigettiamo la proposta di
riservare un trattamento differenziato per le misure di anti-dumping,
trattamento che introduce elementi
di discrezionalità, politicizzazione e incertezza giuridica in procedimenti il
cui fine invece dovrebbe essere di tutelare gli interessi legittimi di imprese
danneggiate da pratiche di concorrenza sleale.
In un momento di grave crisi economica, come quella che
stiamo attraversando ci sembra irragionevole e autolesionista rendere di fatto complicata
e forse impraticabile la conclusione delle procedure anti-dumping: questo
sarebbe infatti il risultato della proposta attualmente presentata.
Ci appelliamo al senso di responsabilità degli Stati
membri il cui interesse comune deve essere quello di garantire maggiore
sviluppo e lo sviluppo si ha solo in presenza di regole che impediscono lo
stravolgimento del mercato rispettino i ruoli istituzionali e rendano celeri le
procedure.