Papa Francesco, prima di lasciare la vita terrena, ha salutato il suo popolo in piazza San Pietro, simbolicamente ha salutato tutti coloro che nel mondo sono uomini e donne di buona volontà.
In tanti, tantissimi, cattolici, cristiani, di qualunque confessione ed idea, in questi anni avevano trovato in Lui la rinnovata certezza che può esistere, anche in questi che sono tempi bui, una società capace di rivolgersi agli altri con attenzione e comprensione.
La sua ultima benedizione, il suo ultimo passaggio tra le persone, resterà un momento magico nella nostra memoria, come quando nella piazza deserta pregava per tutti nell’epoca del covid.
Il Papa muore durante il Giubileo, che tanto aveva voluto, lasciandoci il compito, per quanto ciascuno di noi possa fare, di continuare, in ogni giorno, in ogni nostro pensiero ed azione, a trasmettere un messaggio di amore, di pace, di giustizia.
Il male lo aveva già portato sull’orlo della fine ma aveva resistito perché c’era un compito che doveva ancora assolvere, che gli era stato chiesto da Dio, affrontare e vincere la sua sofferenza per portare, proprio a Pasqua, il segno che per il mondo c’è ancora speranza di resurrezione se donne ed uomini, in ogni luogo, torneranno ad amare il prossimo, a riconoscersi nel proprio prossimo.
Ci ha salutato tutti, credenti e non credenti, ci ha ricordato ancora una volta, prima di lasciarci, che fede, speranza, carità, non sono parole ma azioni da compiere, sentimenti da coltivare.
Nel ricordarlo non dimentichiamo che coloro che non hanno condiviso la sua attenzione per i poveri, gli oppressi,i negletti, coloro che spesso hanno portato la religione a difendere personali interessi, coloro che vedono la chiesa come centro di potere e che hanno cercato di contrastarlo, esistono ancora e sono anche coloro ai quali dobbiamo impedire di prevalere,non praevalebunt.
I tanti, tantissimi, che pregheranno per l’anima di Papa Francesco preghino anche affinché il prossimo Papa continui a rivolgersi al cuore delle persone e la nostra intelligenza sia sempre al servizio della comprensione riportandoci al rispetto, all’amore verso quanto ci circonda.