L’ATTENTATO A RANUCCI CONFERMA LA NECESSITÀ DI DIFENDERE SEMPRE LA LIBERTÀ DI STAMPA

La libertà di stampa oltre ad essere un diritto, almeno in uno Stato democratico, è anche uno dei beni più preziosi per ciascuno di noi che, attraverso la stampa libera, viene a conoscenza di tutto quanto realmente avviene nel suo paese e nel mondo.

I giornalisti d’inchiesta, ormai pochi, devono essere particolarmente apprezzati e protetti perché, attraverso il loro lavoro, si svelano scandali, manovre di associazioni criminali, a volte collusi con organi vitali dello Stato, delitti e violazioni delle leggi.

A tutti questi giornalisti va il nostro apprezzamento e sostegno invitandoli sempre a tutte le verifiche necessarie per impedire che persone, poi dichiarate innocenti, abbiano gravi danni da notizie diffuse e rivelatesi erronee.

Il Patto Sociale, che non ha mai usufruito di sovvenzioni o protezioni, crede fermamente che la notizia debba essere data in forma chiara e corretta e non debba mai confondersi con il commento politico, che il giornalista ha diritto di esprimere e del quale si deve assumere la responsabilità 

Andrebbe in ogni caso verificato se non sia fuorviante, a volte pericoloso, riportare nei media, durante le indagini, informazioni non verificate o definitive e commenti che possono, anche inconsapevolmente, esercitare una pressione sugli organismi giudicanti.

A Ranucci, vittima di un attentato particolarmente grave per le conseguenze che avrebbe potuto avere anche sui suoi familiari, ed ai tanti giornalisti che hanno pagato con la vita il loro impegno per cercare la verità, la nostra vicinanza come testata e come singole persone che tentano di dare il loro contributo all’informazione riaffermando che in nessun modo vanno accettate intimidazioni o ricatti.