IL PIA PRIMO PARTITO IN ITALIA

Ormai è chiaro a tutti: il primo partito italiano, che non usufruisce di nessun beneficio pubblico né di interviste nelle tante trasmissioni televisive è il Partito italiano Astenuti, il PIA.
Ad ogni elezione aumenta i suoi sostenitori, senza bisogno di farsi propaganda con urla e minacce agli avversari nei comizi o con insulse battute e promesse sui social.
E più il PIA aumenta più la democrazia si allontana perché comanda chi ha vinto con la maggioranza della minoranza, cioè con un numero di voti che non rappresentano effettivamente né il Paese o la regione od il comune, ormai le elezioni servono solo a rinsaldare il potere di una oligarchia avulsa dalla realtà.
Commentiamo pure quello che è sotto gli occhi di tutti: in Toscana la Lega ed i Cinque Stelle fra un po’ non avranno neppure il quorum ma entrambi dettano spesso legge nelle loro coalizioni impedendo alle stesse di raggiungere credibilità rispetto all’elettorato.
Come pensano i partiti di ritrovare allora la credibilità? Alcuni, ingenuamente, sperano, convinti che la democrazia si basi sulle elezioni, sul voto della maggior parte degli aventi diritto, e su un’alternanza possibile, che sproni ogni governo a lavorare meglio, che le forze politiche cambieranno registro e si adopereranno per far tornare alle urne i cittadini.

Ma non è così, purtroppo ai partiti non interessa che voti la maggioranza, interessa solo che ci siano per loro i voti sufficienti a battere l’avversario, perciò continuano a tenere in vita una legge elettorale che espropria i cittadini dalla scelta dei parlamentari e continuano ad accusarsi a vicenda, ad insultarsi con toni violenti, ad occuparsi di molte cose che non hanno nulla a che vedere con le necessità reali del mondo reale.
Così, parlando di gay pride e di ponti sullo Stretto di Messina e fomentando le piazze, l’astensionismo sarà sempre di più, la democrazia vera sempre più debole ed i problemi resteranno. Il PIA ringrazia ma noi siamo molto preoccupati.