GLI ASSENTI HANNO SEMPRE TORTO, VALE ANCHE PER TRUMP

C’è un gran parlare e scrivere sugli studenti che non si sono presentati all’esame di maturità o, per libera scelta, hanno fatto scena muta.
Per non ripetere le tante parole spese, che in molte occasioni sembrano giustificare chi si rifiuta di affrontare difficoltà e problemi, come se la vita non fosse poi una difficoltà ed un problema più o meno tutti i giorni, ricordo quanto diceva il mio professore di greco.
Il professor Rho, entrando in classe dopo averci guardato, aprendo il registro, sentenziava “gli assenti hanno sempre torto”.
Ovviamente chi era in malattia vera era giustificato ma i molti che tentavano di fare i furbi, in vista di una interrogazione o di un compito in classe, erano segnati.
Quella frase mi ha aiutato, nel corso della mia vita, a seguire sempre una regola: i percorsi difficili, le difficoltà, i problemi vanno affrontati, sempre e comunque, chi si nasconde, chi scappa, chi trova sotterfugi, ha torto.
Così come ha torto Trump quando, mentre  continuano a morire civili in Ucraina con bombardamenti che distruggono ospedali, scuole, abitazioni private, dilaziona ancora una volta i tempi concedendo a Putin altri 50 giorni nei quali ci saranno sicuramente molte altre  morti e molte distruzioni.
Trump è un altro grande assente che, per i suoi interessi economici e legati non soltanto all’industria bellica, prende spunto da una dichiarazione di Putin sull’uranio iraniano per concedergli un tempo che gli consentirà di mietere altre vittime e di conquistare altri territori ucraini.
Gli assenti hanno sempre torto specialmente quando potrebbero essere presenti senza problemi assumendosi  le loro responsabilità.

Trump non è assente per paura od impreparazione ma per suoi interessi, convinto che non pagherà mai dazio, proprio lui che li impone agli altri, ma si illude, e chi gli dà corda si illude con lui, perché prima o poi i nodi vengono al pettine, senza nessun riferimento al suo ciuffo e ciascuno, di fronte al presente ed al futuro, dovrà rendere ragione di quanto ha fatto, di bene e di male, e di quanto non ha fatto.